7:15 pm, 31 Marzo 25 calendario

Obiettivo, scalzare Francesco: i misteri del Vaticano

A cura di ACS
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Vogliamo parlarvi di quei fatti che sconvolgono la vita millenaria della Chiesa, i suoi lati oscuri, le lotte e le faide interne, i barbari episodi del passato strettamente connessi con il presente, il futuro e le profezie ancestrali, i veggenti, i Santi, i Papi, gli episodi mai chiariti,  volutamente lasciati nel dimenticatoio dei secoli, fatti inquietanti che opportunamente riletti e rivelati, lasciano tanti Interrogativi. A voi il delicato compito di scegliere e discernere tra la Fede e …

I Misteri del Vaticano

“Il mendicante di Piazza S. Pietro e gli intrighi per fare fuori Francesco”

Le macchinazioni segrete per minare il pontificato di Francesco viene svelato da un cardinale esperto della Curia romana.

Secondo quanto rivelato, l’obiettivo principale è quello di stressare il Pontefice fino a spingerlo alla rinuncia, sfruttando il suo presunto indebolimento e le decisioni dottrinali contestate.

Gli oppositori del Papa sono consapevoli di essere una minoranza, ma stanno pianificando da tempo un lungo e paziente piano per minare la sua autorità.

I manovratori nell’ombra stanno agendo a diversi livelli per ostacolare il pontificato di Papa Francesco. Mentre alcuni complottano per minare le nomine chiave all’interno della Curia Romana e della Conferenza Episcopale Italiana, altri creano tensioni pubbliche riguardo agli indirizzi teologici.

Monsignor Georg Ganswein, ex segretario di Ratzinger, viene citato come esempio di chi alimentava divisioni tra i due papi, andando contro il Papa argentino.

La situazione attuale, caratterizzata da una frammentazione del potere voluta da Papa Francesco, evidenzia un ruolo meno influente del cardinale Pietro Parolin rispetto ai suoi predecessori come segretario di Stato.

Questo scenario rafforza la posizione di Bergoglio, che ha quasi completato le sue riforme e impone prudenza tra i suoi detrattori.

Papa Francesco durante il suo pontificato ha più volte lanciato un monito contro l’ipocrisia e la falsità, sottolineando l’importanza di evitare di ferire gli altri con le nostre parole.

Il Pontefice ha affermato che non solo dovremmo astenerci dal nuocere fisicamente al prossimo, ma anche dal diffondere veleno attraverso la calunnia e le chiacchiere dannose. “Anche le parole possono uccidere”, ha ammonito Papa Francesco, esortando i fedeli a evitare comportamenti che possano minare la reputazione altrui.

Papa Francesco ha affermato che per raggiungere comportamenti autentici e giusti, è necessario avere motivazioni profonde che riflettano la Sapienza divina e l’amore per il prossimo. Ha esortato a vivere secondo l’insegnamento di Cristo, che richiede un amore senza limiti e la pace con gli altri. Ha sottolineato che il nostro rapporto con Dio non può essere sincero se non siamo disposti a riconciliarci con coloro che abbiamo offeso.

Papa Francesco nel mirino lo è stato veramente, durante la sua visita negli Stati Uniti con allerta ai massimi livelli nella visita del Pontefice a Washington e Philadelfia.

L’intelligence a stelle e strisce avrebbe sventato un attentato a Francesco: Il presidente della commissione della Camera per la sicurezza interna, Michael McCaul ha riferito di essere stato informato nel corso di un briefing con i servizi segreti, della minaccia da parte dei cosiddetti lupi solitari che avrebbero potuto agire in assoluta autonomia e lontano dai “radar”, in particolare per la facilità con cui Bergoglio cerca un contatto con i fedeli.

Si è saputo in seguito che un diciassettenne di nome Santos Colon è stato giudicato colpevole di aver pianificato l’assassinio di Papa Francesco durante la sua visita a Philadelphia nel 2015. Il giovane, era accusato di aver cercato di assumere un cecchino e organizzare esplosioni, e si è dichiarato colpevole davanti alla corte federale di Camden .

Colon, considerato un adulto per la gravità dei suoi atti ispirati ai metodi dell’Isis, è stato indotto all’errore da un agente dell’Fbi sotto copertura, che si era fatto passare per un cecchino, assassino su commissione.

Secondo quanto riportato dai media locali, tra giugno e agosto 2015 Colon ha cercato di mettere in atto il suo piano durante la messa all’aperto del Pontefice, contattando l’agente sotto copertura per acquistare esplosivi.

Il focus si sposta oggi proprio sulla potente comunità degli Stati Uniti, che contrasta pesantemente la visione di Papa Francesco di una Chiesa universale che ritorna alle sue origini, con un Vaticano ridotto nei giochi di potere e un’interpretazione minimalista, pauperista ed ecologista delle Scritture, agita questa comunità e alimenta le dissonanze.

Emergono preoccupazioni su questioni profonde come la possibilità di abolire il celibato obbligatorio per i sacerdoti, i diritti delle coppie omosessuali, e la questione della comunione per i divorziati che chiedono di essere riammessi.

 I critici conservatori stanno tuttavia crescendo e consolidando le loro posizioni.

L’immigrazione, l’Islam e la sessualità sono temi che attualmente dividono e creano frontiere, portando a tensioni che coinvolgono organizzazioni come l’Opus Dei, i Cavalieri di Colombo e i Cavalieri di Malta. Anche se per motivi molto diversi, queste organizzazioni stanno vivendo un raffreddamento nei rapporti rispetto ai loro predecessori.

Il Preposito Generale dei Gesuiti, padre Arturo Sosa Abascal, ha apertamente parlato di un presunto “complotto” per anticipare la fine del pontificato di Papa Bergoglio.

Secondo il gesuita venezuelano, ci sono pressioni da parte di alcuni settori interni ed esterni al Vaticano per indurre Papa Francesco a dimettersi, allo scopo di influenzare l’elezione del prossimo Pontefice in modo contrario alle attuali linee guida del pontificato in corso.

Padre Sosa sostiene che il vero obiettivo di questi settori non sia tanto costringere Papa Francesco alle dimissioni, ma piuttosto condizionare la scelta del successore affinché non prosegua il percorso tracciato dal Pontefice attuale.

Prima ancora era stato il cardinale tedesco Walter Kasper, uno dei principali sostenitori di Papa Bergoglio nel Conclave del 2013, a evidenziare la presenza di individui e gruppi, sia interni che esterni alla Chiesa, che osteggiano il pontificato attuale e stanno attivamente cercando di influenzare un nuovo Conclave a loro favore.

Le principali ragioni per cui Papa Francesco non è gradito sono le sue posizioni su questioni ambientali, economiche e sull’apertura nei confronti della Cina. Questo pontificato risulta particolarmente scomodo per gli ambienti conservatori, in particolare quelli legati agli Stati Uniti e alla cerchia intorno al presidente Donald Trump.

Papa Francesco ha risposto alle manovre degli ultraconservatori del cattolicesimo Usa con dignità. Il pontefice ha commentato il libro “Come l’America vuole cambiare il Papa” del vaticanista Nicolas Senèze, definito da lui stesso come “una bomba“.

Il libro rivela in dettaglio il piano della galassia dell’estrema destra statunitense per influenzare il prossimo conclave e rimuovere Bergoglio dalla carica papale.

Per me è un onore se mi attaccano gli americani“, ha dichiarato Papa Francesco, evidenziando la sua volontà di affrontare le critiche con fermezza.

Il titolo del libro stesso, “Come l’America vuole cambiare il Papa“, sottolinea il tentativo della fazione conservatrice americana di alterare il corso del pontificato verso una direzione opposta ai valori difesi da Bergoglio. Le manovre provenienti dagli Stati Uniti per mettere fine rapidamente al pontificato di Papa Francesco sono ben note da tempo.

L’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti, monsignor Carlo Maria Viganò, rifugiatosi oltreoceano, ha chiesto le dimissioni di Francesco, accusandolo di predicare la tolleranza zero sulla pedofilia ma di essere complice delle coperture di preti, vescovi e cardinali. Accuse altrettanto gravi sono state mosse dal cardinale statunitense Raymond Leo Burke, principale oppositore del Papa tra i porporati.

Queste posizioni sono state condivise da Steve Bannon, ex consigliere di Trump, con l’obiettivo di costringere Bergoglio alle dimissioni e influenzare la scelta del suo successore, gradito all’ultradestra cattolica americana.

Le accuse e le critiche provenienti dagli ultraconservatori Usa hanno messo alla prova la resistenza e la determinazione di Papa Francesco nel difendere la sua visione e i valori della Chiesa. Le pressioni provenienti da personaggi di spicco come Viganò, Burke e Bannon hanno evidenziato una frattura all’interno della Chiesa cattolica, tra chi sostiene il pontefice e chi cerca di minarne l’autorità.

La strategia di mettere in discussione il pontificato di Francesco e influenzare la successione papale con un candidato favorevole all’ultradestra cattolica americana è stata oggetto di dibattito e polemiche a livello internazionale.

Tuttavia, Papa Francesco ha continuato a perseverare nel suo impegno verso la giustizia, la trasparenza e la protezione dei più deboli, dimostrando una fermezza e una coerenza che hanno conquistato il rispetto e l’ammirazione di molti fedeli in tutto il mondo.

La figura misteriosa di un pellegrino mendicante a Roma, vestito solamente con un saio francescano sporco e strappato, piegato in ginocchio e prostrato a terra durante il Conclave, poi improvvisamente scomparso, assume ora una rilevanza quanto mai profetica.

fedele ginocchio vaticano

L’attenzione ora è sulle prossime elezioni americane di novembre con il probabile ritorno del superfavorito Donald Trump alla vittoria nelle elezioni presidenziali statunitensi.

Riusciranno gli ultraconservatori d’oltre Oceano a scalzare Papa Francesco dal Soglio di Pietro, magari approfittando delle precarie condizioni fisiche del battagliero Bergoglio?

31 Marzo 2025
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