Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) negli adulti: un pericolo sottovalutato che richiede attenzione e prevenzione

Il virus respiratorio sinciziale (RSV), spesso associato ai neonati, rappresenta un rischio significativo anche per gli adulti, soprattutto per coloro oltre i 60 anni con patologie croniche. Secondo i dati forniti da SItI e SIMIT, in Italia nel 2019 si sono verificati circa 290.000 casi di infezioni respiratorie acute da RSV, con 26.000 ospedalizzazioni e 2.000 decessi correlati in ambito ospedaliero. Questo virus si diffonde principalmente nei mesi invernali e può causare gravi infezioni respiratorie come polmonite o bronchiolite negli adulti, portando a sintomi come febbre, tosse persistente e difficoltà respiratorie.
A livello europeo, l’impatto del RSV sugli adulti è altrettanto evidente, con milioni di casi di sindromi respiratorie acute e migliaia di decessi ospedalieri correlati ogni anno tra gli anziani.
La prevenzione è fondamentale per contrastare questo virus, soprattutto considerando che molte persone tendono a sottovalutare il problema. La vaccinazione è un’arma chiave nella lotta contro il RSV, con nuovi vaccini specifici disponibili anche per gli adulti in Italia. Questi vaccini sono progettati per proteggere gli individui sopra i 60 anni e coloro con patologie croniche, dimostrando un’efficacia significativa nella prevenzione delle forme gravi di RSV.
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