Cultura
3:40 pm, 1 Novembre 24 calendario
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Tramando: Francesco Arcangeli al MAMbo, Bologna

Di: Niccolò Mei
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In occasione del cinquantenario della morte di Francesco Arcangeli (1915-1974), il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici Bologna presenta la mostra “Tramando. Le acquisizioni di Francesco Arcangeli per la Galleria d’Arte Moderna di Bologna”. Questa iniziativa si inserisce in un ampio progetto che ha visto il coinvolgimento della Pinacoteca nazionale di Bologna, del MAMbo e del Museo Morandi a partire dallo scorso maggio.

Curata da Uliana Zanetti con la collaborazione di Lorenza Selleri, l’esposizione sarà visitabile nella Project Room del museo dal 1 novembre 2024 al 6 gennaio 2025, con inaugurazione prevista per giovedì 31 ottobre 2024 alle ore 18:00.

La mostra presenterà una selezione di circa sessanta opere scelte da Francesco Arcangeli per l’acquisto da parte del Comune di Bologna, ruolo che ha ricoperto dal 1949 al 1958 e come direttore della Galleria Comunale d’Arte Moderna dal 1958 al 1968.

L’obiettivo della rassegna è quello di ricostruire il disegno museologico di Arcangeli, evidenziando il suo incremento significativo della collezione e il suo orientamento storico-critico personale. Pur mirando a una rappresentazione imparziale dell’arte contemporanea a livello locale e internazionale, nei suoi acquisti traspare la sua autentica passione e le relazioni con artisti e critici.

Nella mostra “Dal Romanticismo all’Informale” curata da Claudio Spadoni per il MAR di Ravenna nel 2006, sono stati presentati gli artisti considerati fondamentali da Arcangeli, da William Turner a Jackson Pollock. Questa rassegna si propone come un “museo reale” che testimonia l’eclettica visione artistica di Arcangeli.

Arcangeli è riuscito a delineare un percorso coerente attraverso opere ricercate con impegno durante mostre nazionali e presso artisti e gallerie, seguendo la sua visione storico-artistica. La mostra offre una testimonianza tangibile del lavoro svolto da questo importante studioso nel panorama dell’arte contemporanea.

Le acquisizioni di Francesco Arcangeli per la Galleria d’Arte Moderna di Bologna” al MAMbo è allestita come una quadreria, permettendo di apprezzare in un’unica visione la consistenza e la qualità delle opere acquisite da Arcangeli. Nonostante gli inevitabili limiti che hanno comportato l’esclusione di alcune opere e artisti significativi, la mostra offre una panoramica rappresentativa del peculiare approccio artistico di Arcangeli.

L’esposizione inizia con un paesaggio romantico attribuito a Théodore Géricault, per poi presentare opere di artisti come Giovanni Dupré, Luigi Bertelli, Carlo Corsi, Gustav Klimt e Athos Casarini, spaziando dal post-impressionismo all’atmosfera futurista.

Il nucleo centrale della mostra è dedicato all’Informale e all'”ultimo naturalismo”, concetti delineati da Arcangeli nei suoi scritti e rappresentati da artisti come Alberto Burri, Antoni Tàpies, Rafael Canogar, Emilio Scanavino, Pompilio Mandelli, Mattia Moreni, Ennio Morlotti, Ilario Rossi e Sergio Vacchi. Questi artisti incarnano diverse sfaccettature dell’Informale e dell’arte “padana” che caratterizzano l’approccio di Arcangeli all’arte contemporanea.

Opere di maestri come Graham Sutherland, Renato Guttuso e Roberto Sebastian Matta documentano l’evoluzione artistica degli anni Sessanta, mantenendo vivo l’approccio alla pittura anche dopo la fine dell’Informale. La mostra include anche opere di artisti come Pier Achille Cuniberti, Franco Francese, Piero Giunni, Titina Maselli, Mario Nanni, Concetto Pozzati, Maurizio Bottarelli, Getulio Alviani, Enrico Castellani, Gianni Colombo e Lucio Saffaro, che rappresentano i nuovi corsi artistici che si aprono in quel periodo.

Una sezione speciale della mostra è dedicata a un significativo gruppo di opere su carta di Giorgio Morandi, artista amico di Francesco Arcangeli fin dagli anni Trenta. Arcangeli gli dedicò una fondamentale monografia, riconoscendolo come uno dei maggiori artisti del Novecento. Tra le acquisizioni di Arcangeli vi sono cinque acqueforti acquistate nel 1961 presso la Libreria Prandi di Reggio Emilia, e nel 1965 due disegni del 1960 e un’acquaforte del 1931 dalla Galleria La Medusa di Roma, insieme a una sanguigna di René Magritte. Questo nucleo di opere, unito alla donazione di due acqueforti dalle sorelle di Morandi nel gennaio 1965, costituisce il primo nucleo della collezione del Museo Morandi, la più ampia al mondo dell’artista.

Opere di grandi dimensioni e di notevole importanza, come “Pasifae e il toro” (1964) di Giannetto Fieschi e “Il vento nel campo come sempre” (1964) di Mattia Moreni, acquistate nel 1965 in occasione delle personali curate da Arcangeli, non possono essere esposte fisicamente a causa delle loro dimensioni. Tuttavia, per ovviare a questa limitazione, i cataloghi che le includono sono esposti in mostra, consentendo ai visitatori di apprezzarne le opere attraverso le riproduzioni.

1 Novembre 2024
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