Disturbi alimentari in Italia: una crescita preoccupante tra gli adolescenti

In Italia, oltre 3 milioni di persone soffrono di disturbi alimentari, un fenomeno in costante aumento, soprattutto tra gli adolescenti, che si è aggravato durante la pandemia e i periodi di lockdown. Questa preoccupante tendenza non riguarda solo disturbi comuni come anoressia e bulimia, ma include anche patologie meno conosciute come l’ortoressia, la vigoressia e il Binge Eating Disorder, caratterizzato da episodi di abbuffate seguiti da un aumento di peso e possibili complicanze come l’obesità.
L’aumento dei casi è stato significativo, passando da circa 300 mila persone affette da disturbi alimentari nei primi anni 2000 a oltre 3 milioni oggi. Durante la pandemia e i lockdown, si è registrato un aumento del 30% dei casi, soprattutto tra i giovani, con un impatto significativo sui più giovani. Il numero verde nazionale “Sos disturbi alimentari” ha visto un drastico aumento delle richieste di aiuto, raddoppiate nel 2020 e triplicate nel 2023.
Le malattie correlate ai disturbi alimentari sono diventate la prima causa di morte tra gli adolescenti in Italia, con 3.780 decessi nel 2023. Queste patologie causano depressione, limitazioni nella vita sociale e lavorativa, problemi cardiaci, osteoporosi e possono portare a morte per arresto cardiaco o suicidio. Secondo Laura Dalla Ragione, psichiatra e direttrice della rete umbra contro i Disturbi del Comportamento Alimentare, la mortalità legata ai DCA è in aumento, con dati disomogenei sul territorio nazionale.
Attualmente in Italia vi sono 136 centri specializzati nei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, ma la distribuzione non è uniforme sul territorio. Il Ministero della Salute ha deciso di rifinanziare il Fondo nazionale per il contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione con 10 milioni di euro per il 2025, ma si attende ancora l’inclusione dei DCA nei Livelli Essenziali di Assistenza per garantire un supporto strutturale ai pazienti.
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