Salute
4:50 pm, 17 Maggio 24 calendario
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Influenza aviaria: virus in evoluzione e consigli di prevenzione dall’Osservatorio Influenza

Di: Ugo Zito
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L’influenza aviaria è un virus in costante evoluzione e l’Osservatorio Influenza fornisce importanti consigli per evitare di trovarci impreparati di fronte a questa minaccia.

Recenti scoperte sul virus dell’influenza aviaria nel latte suggeriscono la presenza di mucche asintomatiche infettate dal ceppo H5N1. Sebbene finora il virus non mostri segni di adattamento alla trasmissione tra esseri umani e il rischio di una pandemia rimanga basso, è consigliabile evitare il consumo di latte crudo e mantenere la situazione sotto controllo.

Negli Stati Uniti, dopo un caso umano segnalato in Texas ad aprile, sono state rilevate significative quantità di materiale virale nelle acque reflue, insieme a tracce genetiche del virus H5N1 in una vasta percentuale di latticini in circolazione. Gli esperti ritengono che ciò indichi la presenza di molti animali infetti in modo asintomatico e una diffusione del virus più ampia di quanto segnalato. Tuttavia, al momento non vi è motivo di preoccupazione per gli esseri umani e i consumatori di latte.

L’Oms valuta il rischio di salute pubblica derivante dall’influenza aviaria H5N1 come basso per la popolazione generale e moderato per coloro esposti ad animali potenzialmente infetti. Si raccomanda, in tutti i Paesi, di consumare latte esclusivamente pastorizzato, poiché la pastorizzazione si è dimostrata efficace nell’inattivare il virus.

È essenziale monitorare attentamente il virus aviario, poiché esiste un elevato rischio che possa diventare un problema per l’uomo. Il patogeno è in continua evoluzione e potrebbe adattarsi all’uomo, aumentando le probabilità di trasmissione tra persone e scatenando una potenziale pandemia influenzale.

Il Prof. Fabrizio Pregliasco, Direttore scientifico di Osservatorio Influenza, sottolinea l’importanza di una sorveglianza rigorosa sugli animali, sugli alimenti di origine animale e sulla popolazione umana. È necessario prepararsi a una possibile futura pandemia, sviluppando test diagnostici rapidi, farmaci antivirali e vaccini per affrontare eventuali emergenze. La prevenzione vaccinale dovrebbe ricevere maggiore attenzione per garantire la sicurezza e la salute pubblica.

 

17 Maggio 2024
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