3:37 pm, 3 Aprile 25 calendario

Alessia Pifferi: cosa ha fatto, la sentenza e le ultime notizie

Di: Luigia Cornacchia
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Nel luglio del 2022, l’Italia è stata sconvolta dalla tragica vicenda di Alessia Pifferi, una donna all’epoca dei fatti, di 37 anni, accusata di aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, di soli 18 mesi, abbandonandola da sola in casa per sei giorni solo con un biberon di latte e un té freddo. Questo caso ha sollevato numerosi interrogativi sulla personalità della madre e sulle circostanze che hanno portato a un epilogo così drammatico. La donna è detenuta nel carcere di Vigevano dopo essere stata condannata con la sentenza in primo grado all’ergastolo.

Data di nascita e dov’è nata

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Alessia Pifferi è nata nel 1985 a Milano, in una famiglia composta dalla madre Maria Assandri, banconista in un supermercato, e dal padre Luciano Pifferi, custode di un palazzo in viale Lazio. Ha una sorella maggiore di quasi nove anni, Viviana. La famiglia risiedeva nel quartiere periferico di Ponte Lambro. Secondo quanto riportato, Alessia ha descritto il padre come una persona con problemi di alcolismo e atteggiamenti violenti nei confronti della madre. Durante l’infanzia, ha trascorso molto tempo con i nonni materni, che sono deceduti quando lei aveva circa cinque anni, evento che ha segnato profondamente la sua crescita. Inoltre, ha dichiarato di aver subito abusi sessuali tra i dieci e gli undici anni da parte di un vicino di casa.

Alessia Pifferi: la figlia Diana e la relazione con il compagno

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Alessia ha dato alla luce Diana il 29 gennaio 2021. Secondo le sue dichiarazioni, non era consapevole della gravidanza fino a uno stadio avanzato e non ha mai rivelato l’identità del padre della bambina. Durante il periodo in cui Diana era in vita, Alessia intratteneva una relazione con il compagno Angelo D’Ambrosio, un elettricista residente a Leffe, nella provincia di Bergamo. D’Ambrosio ha testimoniato che Alessia gli aveva detto che la figlia era al mare con la sorella, mentre in realtà la bambina era stata lasciata sola in casa.

Nel luglio 2022, Alessia Pifferi ha lasciato la figlia Diana da sola nel loro appartamento di via Parea a Milano per sei giorni, dal 14 al 20 luglio, mentre si recava a Leffe per stare con il compagno. Al suo ritorno, ha trovato la figlia priva di vita nel lettino da campeggio, accanto a un biberon e una bottiglietta d’acqua vuoti. L’autopsia ha confermato che la piccola è morta per malnutrizione e disidratazione.

La sentenza e la detenzione

Il processo a carico di Alessia Pifferi ha avuto inizio nel 2023. Durante le udienze, la difesa ha cercato di evidenziare eventuali problemi cognitivi della donna, richiedendo una perizia psichiatrica. Tuttavia, la Corte d’Assise di Milano ha ritenuto Alessia pienamente capace di intendere e di volere al momento dei fatti. Il 13 maggio 2024, è stata condannata all’ergastolo per omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dal legame parentale, con l’esclusione dell’aggravante della premeditazione.

Le ultime notizie su Alessia Pifferi

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Dopo la condanna in primo grado, la difesa di Alessia Pifferi ha presentato ricorso in appello, richiedendo una nuova perizia psichiatrica per valutare le condizioni mentali dell’imputata. Nel febbraio 2025, la Corte d’Appello di Milano ha accolto la richiesta, nominando un pool di esperti per esaminare lo stato psicologico di Alessia. Durante la detenzione nel carcere di Vigevano, Alessia ha denunciato di essere stata aggredita da altre detenute, episodio che ha portato a ulteriori indagini sulle condizioni di sicurezza all’interno dell’istituto penitenziario.

Inoltre sono stati ritrovati nei suoi diari dei riferimenti ad una trascorsa gravidanza in cui ha perduto un bambino e di una conseguente setticemia. In altri stralci dei diari Alessia Pifferi scrive di essersi sottoposta alla chemioterapia e di aver chiesto alla madre di tagliarle i capelli.

Uno degli ultimi accadimenti che la riguarda è relativo alla lettera di uno spasimante che le avrebbe scritto: “Hai fatto bene a far morire tua figlia” dichiarando di essersi innamorato di lei proprio per il gesto che ha compiuto. Inoltre la Pifferi ha risposto “La mia risposta alla tua proposta di matrimonio è… siiiì! Voglio sposarti, voglio diventare tua moglie”. L’avvocata della difesa, Alessia Pontenani ha smentito la possibilità di questo matrimonio, richiedendo una nuova perizia psichiatrica depositando questa lettera in tribunale.

Il caso di Alessia Pifferi ha ricevuto ampia copertura mediatica, con numerosi programmi televisivi e articoli di stampa che hanno analizzato i dettagli della vicenda. La trasmissione “Un giorno in pretura” ha dedicato una puntata intitolata “I giorni dell’abbandono” al processo, offrendo uno sguardo approfondito sulle dinamiche processuali e sulle testimonianze emerse in aula.

La vicenda di Alessia Pifferi rimane uno dei casi di cronaca più sconvolgenti degli ultimi anni in Italia. Mentre il processo d’appello è in corso, l’opinione pubblica continua a interrogarsi sulle cause profonde che hanno portato a una tragedia di tale portata e sulle misure necessarie per prevenire simili episodi in futuro.

3 Aprile 2025 ( modificato il 15 Aprile 2025 | 15:46 )
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