12:49 pm, 11 Ottobre 25 calendario

Il Cammino dei Giganti: svelato il mistero delle statue Moai

Di: Redazione Metrotoday
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L’Isola di Pasqua, o Rapa Nui, è da sempre avvolta nel mistero. Le sue imponenti statue moai, scolpite in pietra vulcanica, hanno affascinato studiosi e viaggiatori per secoli. Una delle domande più intriganti riguarda il modo in cui queste statue, alcune delle quali pesano fino a 80 tonnellate, siano state trasportate attraverso l’isola. Per anni, si è ipotizzato che fossero state trasportate su slitte trainate da tronchi di legno. Tuttavia, recenti studi e dimostrazioni pratiche hanno messo in discussione questa teoria, suggerendo che le statue potessero “camminare” da sole.

 Le Statue camminano

Un team di ricercatori delle università di Binghamton e dell’Arizona ha proposto una nuova teoria: le statue Moai venivano trasportate in posizione eretta, utilizzando corde e movimenti coordinati. Questa tecnica, conosciuta come “walking”, consiste nel far oscillare la statua avanti e indietro, facendola avanzare passo dopo passo. Le prove sperimentali su una replica di 4,35 tonnellate hanno confermato che un piccolo gruppo di persone poteva spostare efficacemente la statua in questo modo. Inoltre, le strade cerimoniali dell’isola, un tempo ritenute prive di scopo pratico, sembrano essere state progettate appositamente per facilitare questo tipo di trasporto.

Le tradizioni orali

Questa teoria non è solo supportata da evidenze scientifiche, ma anche dalle tradizioni orali dei Rapa Nui. Le leggende locali parlano di “camminate” delle statue, in cui gli abitanti dell’isola guidavano le enormi sculture verso i loro luoghi definitivi. Queste storie, tramandate di generazione in generazione, sembrano riflettere una conoscenza pratica e ingegneristica avanzata, che si è evoluta nel tempo per adattarsi alle risorse limitate dell’isola.

Le statue moai venivano scolpite nel cratere del vulcano Rano Raraku, utilizzando strumenti di pietra e legno. Una volta completate, venivano trasportate lungo le strade cerimoniali, spesso distanti anche diversi chilometri dal luogo di lavorazione. La forma delle statue, con una base larga e una leggera inclinazione in avanti, facilitava il movimento oscillante necessario per il “cammino”. Le strade, strette e concave, erano progettate per contenere le statue e prevenire che si ribaltassero durante il trasporto.

Il trasporto delle statue non era solo un’impresa tecnica, ma anche un atto sociale e culturale. Le comunità si univano in questi sforzi collettivi, rafforzando i legami sociali e condividendo risorse. Tuttavia, la crescente domanda di statue e la necessità di trasportarle su lunghe distanze portarono a un’intensa deforestazione, che ebbe gravi conseguenze ecologiche. La scarsità di legname rese più difficile il trasporto delle statue e contribuì al declino della civiltà Rapa Nui.

La scoperta di una nuova statua

Nel marzo 2023, una nuova statua moai è stata scoperta in un lago prosciugato nel cratere del vulcano Rano Raraku. La statua, alta circa 1,5 metri, è la più piccola mai trovata sull’isola e si aggiunge alle circa mille altre già conosciute. Questa scoperta offre nuove opportunità per comprendere le tecniche di lavorazione e trasporto delle statue, nonché per approfondire la storia e la cultura dei Rapa Nui.

Il mistero del trasporto delle statue moai dell’Isola di Pasqua è stato finalmente risolto grazie a una combinazione di ricerca scientifica, esperimenti pratici e testimonianze culturali. Le scoperte recenti non solo illuminano le capacità ingegneristiche, ma offrono anche lezioni importanti sulla sostenibilità e sull’adattamento alle risorse limitate. Mentre l’isola continua a rivelare i suoi segreti, il cammino delle statue rimane un simbolo della resilienza e della creatività umana.

11 Ottobre 2025
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