Gene Simmons, l’incidente d’auto e una vita fatta di rock

È bastato un attimo — un malore, un svenimento, un’auto che si allarga sulla carreggiata — per trasformare una giornata come tante in un capitolo di cronaca che mescola salute, mito e… umanità. Gene Simmons, bassista, cantante, volto iconico dei Kiss, è finito al centro dell’attenzione mediatica dopo un incidente d’auto a Malibu, California.
Di primo acchito, i titoli gridavano: Gene Simmons “sviene al volante” e si schianta contro un’auto parcheggiata. Le agenzie internazionali hanno rilanciato la notizia con dettagli da ricostruire, e nel giro di poche ore l’artista ha fatto sentire la propria voce, rassicurando i fan: «Sto bene». Ma cosa sappiamo finora — e cosa possiamo ricostruire guardando al passato e al presente di un personaggio che ha attraversato decenni di palco, trasformazioni e sfide personali?
Come è andata
Secondo fonti locali, attorno all’ora di pranzo, il Lincoln Navigator guidato da Simmons si è improvvisamente spostato di corsia su Pacific Coast Highway (PCH), la strada panoramica che costeggia la costa californiana. L’auto avrebbe attraversato più corsie prima di terminare la sua corsa contro un veicolo parcheggiato. Non risulta che ci siano stati altri mezzi coinvolti o feriti oltre al protagonista. Le forze dell’ordine intervenute hanno appurato che Simmons avrebbe perso conoscenza — probabilmente a causa di una crisi medica — prima dell’impatto.
Immediatamente soccorso, è stato trasportato in ospedale per accertamenti. Dopo poche ore è stato dimesso e ha fatto ritorno a casa, dove si trova nella fase iniziale di recupero. Le sue condizioni sono state descritte come stabili, senza lesioni gravi, in un contesto di grande tensione mediatica.
Sul piano comunicativo, Simmons ha scelto l’ironia come scudo: in un post su X (ex Twitter) ha scritto — con tono autoironico — che “succede anche a chi guida male, e io sono uno di quelli”. Le sue parole, per molti, hanno avuto la funzione di smorzare la tensione e rassicurare: «All is well».
Sua moglie, Shannon Tweed, ha raccontato che l’episodio potrebbe essere legato a un recente cambio di medicazione. I medici avrebbero suggerito un maggiore apporto idrico — una condizione non sempre facile per chi, come Simmons, non è abituato a bere grandi quantità di acqua. È stato anche ipotizzato che la disidratazione abbia contribuito al malore che ha preceduto l’incidente.
È importante sottolineare che, finora, non è emersa alcuna indagine ufficiale che attesti responsabilità legali da parte di Simmons, né coinvolgimento di altri veicoli o pedoni.
“The Demon”: tra mito e fragilità
Dietro la facciata del rocker mitico si cela una figura che da decenni convive con sfide personali e condizioni di salute da non trascurare.
La carriera “larger than life”
Gene Simmons — al secolo Chaim Witz, nato nel 1949 a Haifa, Israele — ha dato vita ai Kiss nel 1973 insieme a Paul Stanley. Il gruppo ha fatto epoca, con il trucco iconico, le scarpe a piattaforma, e lo show scenografico che ha rivoluzionato il concetto di concerto rock. Nel corso delle decadi, Simmons si è trasformato in uomo d’affari, imprenditore, volto televisivo e figura controversa, ma sempre legata al suo mantra: «Fare spettacolo».
Nel 2023, i Kiss hanno ufficialmente interrotto le tournée con l’“End of the Road Tour”, un addio scenografico alla dimensione live, anche se non senza aperture a eventi speciali e celebrazioni future.
Negli anni, Simmons ha parlato pubblicamente di alcune problematiche cardiache. In particolare, ha rivelato di convivere con una fibrillazione atriale (AFib), una condizione in cui il battito cardiaco è irregolare e può causare sintomi come affaticamento, palpitazioni o svenimenti. In un’intervista, ha ricordato di aver scoperto la malattia più di dieci anni fa dopo un malore sopravvenuto durante un concerto.
Il quadro medico attuale — aggravato da un recente cambio di farmaci e da una mancata idratazione — sembra aver collassato in un momento drammatico ma non catastrofico: un evento che, al netto dello shock, ha messo in luce la fragilità di chi, anche a 76 anni, continua a muoversi in uno scenario “superumano”.
Non è la prima volta che una star del rock matura deve fare i conti con problemi fisici emergenti. Nel corso degli anni, alcune leggende hanno rallentato, modificato il loro ritmo e perfino interrotto le tournée per ragioni mediche. In questo senso, il caso Simmons può essere letto come punto di riflessione su come vivere una lunga carriera artistica con intelligenza, ascoltando i segnali del corpo.
Nonostante il ritiro dalle tournée, i Kiss non sono del tutto chiusi. Per novembre 2025 è atteso un evento celebrativo a Las Vegas, “Kiss Army Storms Vegas”, che vedrà i membri storici esibirsi senza trucco (“unmasked”) in una modalità simbolica più che tournée classica. L’incidente non sembra aver messo in discussione la volontà di Simmons di parteciparvi.
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