6:15 pm, 7 Ottobre 25 calendario

La condanna di Parolin a Israele: un appello alla pace

Di: Redazione Metrotoday
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 Il secondo anniversario dell’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023 ha scatenato una serie di reazioni internazionali, tra cui una dichiarazione particolarmente incisiva del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano. In un’intervista con i media vaticani, Parolin ha definito l’attacco come “disumano” e ha criticato la risposta israeliana a Gaza, descrivendola come una “strage in corso” che ha causato oltre 67.000 vittime palestinesi, per lo più civili.

Il 7 ottobre 2023, Hamas ha lanciato un attacco su larga scala contro Israele, uccidendo circa 1.200 persone e prendendo 251 ostaggi. Questo evento ha innescato un conflitto che ha devastato la Striscia di Gaza, con gravi conseguenze umanitarie. Le forze israeliane hanno risposto con una serie di operazioni militari, mirando a smantellare le infrastrutture di Hamas. Tuttavia, queste azioni hanno portato a un elevato numero di vittime tra i civili palestinesi e a una crisi umanitaria senza precedenti.

La posizione del Vaticano

Il cardinale Parolin ha espresso una condanna ferma nei confronti di entrambi gli attacchi: quello di Hamas e la risposta israeliana. Ha sottolineato che, sebbene Israele abbia il diritto di difendersi, tale diritto deve essere esercitato nel rispetto del principio di proporzionalità. “Non è accettabile ridurre le persone a vittime collaterali“, ha affermato Parolin, evidenziando la necessità di distinguere tra obiettivi militari legittimi e la protezione dei civili innocenti.

Parolin ha anche criticato l’inerzia della comunità internazionale nel fermare la violenza, mettendo in discussione la legittimità del continuo rifornimento di armi a Israele. Ha esortato Hamas a liberare gli ostaggi ancora nelle sue mani e ha chiesto un impegno concreto per la pace e la giustizia.

La reazione di Israele

Le dichiarazioni del cardinale hanno suscitato una reazione ufficiale da parte dell’ambasciata israeliana presso la Santa Sede, che ha definito inaccettabili le critiche mosse da Parolin. Secondo l’ambasciata, Israele, in quanto Stato democratico, ha il diritto e il dovere di proteggere i suoi cittadini da attacchi terroristici. Ha inoltre sottolineato la differenza tra uno Stato sovrano e un’organizzazione terroristica come Hamas.

In risposta alle critiche ricevute dal cardinale, Papa Leone XIV ha espresso il suo sostegno, dichiarando che le parole di Parolin riflettono la posizione ufficiale della Santa Sede. Il Papa ha ribadito l’importanza di una pace giusta e duratura in Medio Oriente, basata sul rispetto dei diritti umani e sulla dignità di tutte le persone coinvolte nel conflitto.

La Striscia di Gaza continua a essere teatro di una grave crisi umanitaria. Le infrastrutture sono state distrutte, le strutture sanitarie sono al collasso e milioni di persone vivono in condizioni di estrema difficoltà. Le organizzazioni internazionali hanno lanciato appelli urgenti per l’accesso umanitario e per il cessate il fuoco, ma la situazione rimane critica.

Mentre le trattative per un cessate il fuoco continuano, il cammino verso una pace duratura appare incerto. Le divergenze tra le parti coinvolte, le sfide politiche interne e le pressioni internazionali complicano ulteriormente la situazione. Tuttavia, le parole del cardinale Parolin e il sostegno del Papa rappresentano un chiaro invito alla comunità internazionale a rinnovare l’impegno per la pace e a lavorare per una soluzione che garantisca la sicurezza e la dignità di tutti i popoli coinvolti.

7 Ottobre 2025
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