Coppelia: quando realtà e favola si confondono

Quando un corpo virtuale inganna e si mixa con un corpo reale.
Ci sembra di stare immersi , sprofondati nell’oggi ma la storia di Coppelia parte da molto lontano. Il balletto Coppelia, entrato nel corso degli anni nel repertorio di numerose compagnie, andò infatti in scena per la prima volta all’Opéra di Parigi nel 1870. Ispirato al racconto L’uomo della sabbia (1815) di E.T.A. Hoffmann, questa fiaba sospesa tra amore e inganno racconta la storia di Swanilda e Franz, una giovane coppia di innamorati sconvolta dall’arrivo della misteriosa bambola, creata dal fabbricante di giocattoli Coppelius, che scatena gelosie, illusioni e riconciliazioni. Nel corso degli anni si sono cimentati con Coppelia coreografi famosi di ogni dove mentre la sua feroce crudezza diventava sempre più contemporanea e oggi ci prova Fabrizio Monteverde, ambientando ‘Coppelia’ nel nostro oggi in un nuovo allestimento al debutto nazionale che apre la stagione dell’ Accademia Filarmonica Romana, il 10 ottobre al Teatro Olimpico.
Ci prova e lo racconta così: «C’è un angolo della mente che non riesce a razionalizzare la paura del diverso e di ciò che non conosciamo, mettendo in evidenza tutte le nostre paure, anche le più infantili. Il terrore di rimanere soli fa compiere tortuosi percorsi come in un racconto dell’orrore. Coppelia non è altro che il punto di partenza per un viaggio che ha come meta la ricerca dell’altro, ovvero, l’Amore. È solo con questo indispensabile ingrediente che il sangue e la vita riescono a fluire dentro ad un corpo e a dare un senso all’esistenza. La ricerca disperata di voler donare la vita è semplicemente la necessità di amare».
Duro e carico di passione , questo balletto sarà una grande opportunità per i giovani danzatori di domani (direzione artistica di Francesca Magnini), nei ruoli principali, Salvatore Deluci (Franz), Virginia Battisti (Swanilda), Mirko Peter Odhiambo (Coppelius), Aurora Ziantoni (Coppelia) , una grande prova grazie al nuovo progetto di alta specializzazione artistica del Balletto di Roma che lavora in sinergia fra formazione e produzione, rinsaldando una collaborazione solidale e feconda con Fabrizio Monteverde, che dura da oltre vent’anni, sodalizio cui si devono alcune delle produzioni e delle esperienze più qualificate della storia della danza italiana di questi ultimi decenni. A completare il team, Santi Rinciari che firma i costumi , Emanuele De Maria light designer e Riccardo Giubilei direttore di scena.
Insomma una favola incastrata nella contemporaneità e un volo di giovani talenti.
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