11:14 pm, 4 Ottobre 25 calendario

Addio a Remo Girone, il ricordo di Mario Chiavalin

Di: Redazione Metrotoday
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“Un amico vero, non solo un grande attore”

Quando se ne va un attore come Remo Girone, resta un vuoto che non si misura in repliche o applausi. Si misura nel silenzio. Quel silenzio che lui amava, che rispettava, che usava come nessuno. Se n’è andato a 76 anni, nel Principato di Monaco, l’uomo che per tutti era Tano Cariddi, ma per me – e per pochi altri – era semplicemente Remo.

Non era un amico da parole, era uno da presenze. Di quelli che capisci subito, perché non c’è bisogno di spiegare. Ci siamo conosciuti per lavoro, ma è bastato un bicchiere di vino e una sera lunga per capire che dietro la voce ruvida e la calma da killer di scena, c’era una gentilezza che spiazzava.

Remo non recitava mai nella vita. Ti ascoltava davvero, con quella lentezza che oggi non ha più nessuno. Sapeva essere affilato, ironico, perfino spietato quando serviva, ma sempre onesto. Una qualità rara, quasi quanto l’umiltà con cui parlava del mestiere: “Il successo è solo un riflettore acceso troppo presto”, mi disse una volta.

Molti lo ricorderanno per La Piovra, per l’ombra lunga di Tano Cariddi, quel personaggio che gli è rimasto addosso come un profumo forte. Io lo ricorderò per i silenzi dopo le risate, per le telefonate brevi e dense, per quella sua capacità di esserci senza dover mai arrivare.

Quando la notizia della sua morte è uscita, ho provato la sensazione di chi perde un punto fermo. Non un collega, ma un pezzo di vita. Perché nel nostro mestiere, tra palcoscenici, riflettori e copioni, trovare qualcuno autentico è un colpo di fortuna.

Remo lo era. Senza effetti speciali, senza frasi fatte. Solo verità, detta sottovoce.

E adesso che se n’è andato, mi resta quella voce nella memoria, e la certezza che certi uomini non muoiono: restano scritti nella scena, e dentro chi li ha saputi davvero ascoltare.

4 Ottobre 2025 ( modificato il 6 Ottobre 2025 | 23:16 )
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