11:58 am, 2 Ottobre 25 calendario

Stellantis e la strategia globale di Elkann: tra delocalizzazioni e crisi

Di: Redazione Metrotoday
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Nel panorama industriale europeo, Stellantis, il colosso italo-francese dell’automotive, si trova al centro di un acceso dibattito riguardo alle sue scelte strategiche. Sotto la guida di John Elkann, presidente del gruppo e della holding Exor, l’azienda sta affrontando una serie di sfide che mettono in discussione il suo impegno verso l’Italia, patria storica dei suoi marchi più iconici.

La crisi dei marchi italiani

Fiat, Alfa Romeo, Maserati e Lancia, simboli del “Made in Italy”, stanno attraversando un periodo di difficoltà. Maserati, in particolare, ha visto un crollo delle vendite del 45% nel 2023, con lo stabilimento di Modena praticamente fermo. La produzione della Fiat Grande Panda, prevista inizialmente in Italia, è stata trasferita a Kragujevac, in Serbia, dove gli stipendi sono significativamente più bassi. Alcuni operai italiani sono stati invitati a trasferirsi temporaneamente in Serbia, suscitando polemiche sindacali.

La strategia di delocalizzazione

Per contenere i costi, Stellantis sta valutando la possibilità di importare manodopera da paesi come Nepal, Marocco e Algeria. Questa mossa segue l’esempio di Renault, che ha ottenuto successi con la produzione di auto Dacia in Romania. Tuttavia, la decisione ha sollevato preoccupazioni riguardo alla perdita di posti di lavoro in Italia e alla qualità della produzione.

La situazione negli stabilimenti italiani

Attualmente, su circa 34.000 dipendenti Stellantis in Italia, circa 20.000 sono coinvolti in programmi di cassa integrazione. Gli stabilimenti di Cassino, Termoli e Melfi operano a ritmi ridotti, con turni di lavoro limitati a 5-6 giorni alla settimana. La mancanza di investimenti e la scarsità di nuovi modelli stanno contribuendo a questa stagnazione.

L’impegno verso l’ItaliaNonostante le difficoltà, Stellantis ha dichiarato di voler mantenere una forte presenza in Italia. Il gruppo ha sponsorizzato le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, utilizzando i suoi marchi italiani per promuovere l’immagine del “Made in Italy”. Tuttavia, le azioni concrete sembrano contraddire queste dichiarazioni, con la delocalizzazione della produzione e la crisi dei marchi italiani.

La posizione di John Elkann

John Elkann ha recentemente dichiarato che Stellantis ha pagato 14 miliardi di tasse in Italia negli ultimi 20 anni e ha investito 53 miliardi in ricerca e sviluppo. Tuttavia, queste cifre non sembrano giustificare le scelte strategiche che stanno mettendo in difficoltà l’occupazione e l’industria automobilistica italiana.

Le scelte di Stellantis sotto la guida di John Elkann sollevano interrogativi sul futuro dell’industria automobilistica italiana. Mentre il gruppo continua a promuovere l’immagine del “Made in Italy”, le sue azioni sembrano orientate verso una strategia di delocalizzazione che potrebbe compromettere la competitività e l’occupazione in Italia.

2 Ottobre 2025
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