2:25 pm, 26 Settembre 25 calendario

Villa Fietta rinasce come Cittadella del terzo settore

Di: Redazione Metrotoday
condividi

Dopo oltre un decennio di silenzio e degrado, Villa Fietta, storica dimora settecentesca situata nel cuore della Pedemontana trevigiana, torna a vivere. Il progetto “Officina Villa Fietta”, promosso dagli Istituti Filippin in collaborazione con Castel Monte Onlus, Cooperativa Vita e Lavoro e Kikirù Onlus, segna l’inizio di una nuova era per la villa, trasformandola in un polo sociale multifunzionale.

Nuovo inizio per una Villa storica

Villa Fietta, progettata dall’architetto Giorgio Massari nel 1721, ha attraversato secoli di storia, sopravvivendo a guerre, terremoti e cambiamenti sociali. Dopo essere stata sede degli Arditi durante la Prima Guerra Mondiale, la villa è stata ceduta agli Istituti Filippin, che ne hanno fatto un centro educativo di eccellenza. Tuttavia, negli ultimi anni, la struttura era stata in gran parte inutilizzata, fino all’avvio del progetto di rigenerazione sociale.

“Officina Villa Fietta” nasce con l’obiettivo di creare un ambiente inclusivo e solidale, dove diverse realtà sociali possano interagire e crescere insieme. Il progetto prevede la realizzazione di spazi destinati a minori in difficoltà, persone con disabilità e famiglie, offrendo servizi educativi, terapeutici e di supporto. La Scuola dell’Infanzia, inaugurata il 27 settembre, accoglie una trentina di bambini dai 3 ai 6 anni, con un approccio educativo bilingue e attività all’aperto nel parco secolare della villa.

Oltre alla scuola, il progetto prevede la creazione di comunità residenziali per giovani con disturbi dello spettro autistico, comunità educative per minori in situazione di disagio e servizi diurni per la disabilità adulta. Gli spazi saranno gestiti dalle cooperative coinvolte, in collaborazione con i Piani di Zona dell’USL.

Un polo sociale multifunzionale

“Officina Villa Fietta” non si limita a essere un centro educativo, ma si propone come un vero e proprio polo sociale multifunzionale. Il progetto prevede la realizzazione di un bed and breakfast etico, che offrirà ospitalità a turisti e visitatori, contribuendo allo sviluppo del territorio anche in chiave turistica. Inoltre, saranno allestiti spazi per laboratori creativi, incontri culturali e attività ricreative, aperti alla comunità locale.

La riqualificazione degli ambienti interni ed esterni della villa è affidata a 593 Studio, società di ingegneria e architettura di Castelfranco Veneto, specializzata in rigenerazione urbana e progettazione sociale. Il progetto prevede la valorizzazione delle aree verdi e la creazione di spazi accessibili e funzionali per le diverse attività previste.

Modello di coesione sociale

“Officina Villa Fietta” rappresenta un esempio di coesione sociale e di collaborazione tra pubblico e privato. Il progetto è stato sviluppato attraverso un percorso partecipativo che ha coinvolto cooperative sociali, enti pubblici e cittadini in una serie di workshop. Dall’ascolto dei bisogni e delle aspirazioni del territorio è emersa la necessità di spazi e servizi per i minori in difficoltà, per le persone con disabilità e per le famiglie.

Michele Sbrissa, CEO di 593 Studio, sottolinea: “La vera innovazione non sta solo nell’architettura o nel design sociale, ma nella capacità di far dialogare mondi diversi attorno a un progetto condiviso. Villa Fietta sarà uno spazio dove ciascuno potrà sentirsi accolto, valorizzato e parte di una comunità che non lascia indietro nessuno.”

Un futuro di inclusione e solidarietà

Il progetto “Officina Villa Fietta” si inserisce pienamente nella tradizione educativa e sociale della Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane, proprietaria della villa. Sileno Rampado, direttore generale degli Istituti Filippin, afferma: “Trasformare un bene storico in uno spazio contemporaneo di solidarietà e rigenerazione comunitaria. L’identità del luogo sarà profondamente legata ai valori lasalliani: educazione, prossimità, fraternità.”

Con l’inaugurazione della Scuola dell’Infanzia e l’avvio delle attività di “Officina Villa Fietta”, la storica villa di Pieve del Grappa torna a essere un punto di riferimento per la comunità, un luogo dove l’inclusione sociale, la solidarietà e l’educazione sono al centro di un progetto condiviso e partecipato.

Storia e architettura della Villa

Villa Fietta ha origini che risalgono all’inizio del XV secolo, attribuite alla famiglia Fietta. Una significativa fase di danni e ricostruzioni fu determinata dal devastante terremoto del 25 febbraio 1695, che compromette gravemente l’edificio. Successivamente, nel 1719, Giorgio Massari fu incaricato di ristrutturare la casa padronale. I lavori iniziarono nel 1721, allargando e valorizzando l’assetto classicheggiante dell’edificio.

Il complesso si trova in posizione dominante su una piccola altura, in località Fietta di Pieve del Grappa, ed è articolato su un corpo principale centrale – la casa padronale – affiancato da due ali laterali più basse. La villa presenta una finta serliana al piano nobile, nella cui chiave di volta si inserisce una voluta in pietra a coronamento dell’arco centrale. L’interno conserva un salone passante su asse centrale, scale con doppia rampa e ricchi stucchi, alcuni attribuiti a Giovanni Savono, altri disegnati dallo stesso Massari e dal Bitante.

A metà Ottocento, il conte Lorenzo Fietta aggiunse anche un oratorio in stile neogotico. Nello stesso periodo sorsero ali laterali su progettazione di Antonio Zardo, che ampliarono la pianta della villa. Il giardino, organizzato secondo concezioni scenografiche, fu arricchito agli inizi dell’Ottocento con la sistemazione definitiva del parco boschivo e di viali prospettici che incorniciano una statua di Ercole.

Nel Novecento, la proprietà passò al Seminario Minore del Patriarcato di Venezia e successivamente agli Istituti Filippin. Celebre il momento della Seconda Guerra Mondiale, quando divenne sede del comando degli Arditi, che da qui partivano per gli assalti sul Monte Grappa.

Gli Istituti Filippin: tradizione e innovazione

La storia degli Istituti Filippin inizia nel 1924, quando monsignor Erminio Filippin fa costruire l’Istituto a Paderno del Grappa, oggi Pieve del Grappa, facendolo crescere fino al 1958, quando la guida viene assunta dalla Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane. Oggi gli Istituti Filippin costituiscono uno dei più importanti complessi educativi d’Italia: vi studiano circa 500 allievi, dalle scuole dell’infanzia e primaria internazionale ai licei scientifico, scientifico scienze applicate e liceo economico sociale. Vi lavorano 140 collaboratori tra docenti, ATA, personale di servizio, servizi di cucina e centro sportivo.

I percorsi di studio sono strutturati in ottica internazionale e prevedono oltre alle certificazioni linguistiche e informatiche anche progetti rilevanti come il doppio diploma italo-statunitense e italo-britannico, l’Year Abroad, global lessons, stage linguistici e boarding school per studenti stranieri. All’interno del campus è presente il CIMBA, che da oltre vent’anni offre corsi di alta formazione e un’ampia scelta di corsi post laurea di formazione manageriale e di leadership in inglese e in italiano, accompagnando studenti e imprenditori italiani e stranieri nella loro crescita professionale.

Con il progetto “Officina Villa Fietta”, gli Istituti Filippin non solo restituiscono vita a una villa storica, ma creano un modello di inclusione sociale e solidarietà, rispondendo ai bisogni del territorio e promuovendo la coesione comunitaria.

26 Settembre 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA