8:25 pm, 16 Settembre 25 calendario

La Compagnia delle Opere: un ritorno che profuma di radici e futuro

Di: Michele Savaiano
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Parlare della Compagnia delle Opere significa evocare una storia che non si riduce a un elenco di imprese o associazioni, ma a una trama di volti, amicizie, opere concrete nate da un’intuizione che ha attraversato generazioni. Un’intuizione che ha il nome di don Luigi Giussani.
“Non siamo nati per realizzare delle opere, ma per testimoniare una presenza”, ricordava il fondatore di Comunione e Liberazione, sintetizzando così lo spirito con cui uomini e donne hanno dato vita a scuole, cooperative, aziende, opere sociali. Non il fare fine a sé stesso, ma la certezza che anche l’attività economica e sociale può essere segno di una promessa più grande.

Una storia che continua

La Compagnia delle Opere nasce a Milano negli anni Ottanta, nel pieno di un’Italia divisa tra crisi industriale e nuovi fermenti imprenditoriali. L’idea era semplice e radicale: mettere in rete chi, dentro il mondo dell’impresa e del lavoro, non voleva ridurre il proprio impegno a una logica di profitto, ma cercava di costruire un bene comune. Negli anni, questa esperienza ha generato realtà nel campo della scuola, della sanità, del terzo settore, senza mai perdere la spinta originaria: condividere professionalità e ideali per costruire spazi di umanità.
Giussani insisteva: “L’uomo vale più di tutto l’universo”. È da questa centralità della persona che la Cdo ha sempre tratto la propria forza, cercando di portare nel cuore della società uno sguardo
capace di unire efficienza e solidarietà, competenza e gratuità.

Roma e una nuova tappa

Non stupisce, allora, che a Roma questa storia trovi nuove forme e riprenda slancio. Dopo anni, la Compagnia delle Opere torna a riaffacciarsi con una sede nella Capitale, un luogo di incontro e
di lavoro che verrà aperto all’interno della sede di Ad Lab Consulting, in viale Tiziano, 78 il
prossimo 25 settembre, con due momenti di presentazione (dalle 11 alle 13 e dalle 16.30 alle 19).
Non un semplice “trasloco”, ma un gesto simbolico: nel cuore di una città che è specchio delle
contraddizioni del Paese, la Cdo intende riprendere il filo di un dialogo con imprenditori,
associazioni, istituzioni, studenti.

Le radici e il domani

In un’epoca in cui spesso le organizzazioni di categoria si limitano a fornire servizi, la Compagnia delle Opere porta avanti una sfida diversa: aiutare a riscoprire il legame tra lavoro e significato. Non si tratta di nostalgia, ma di un’urgenza attuale. “L’uomo è fatto per l’infinito – scriveva ancora Giussani – e solo lì trova riposo”.
In tempi di frammentazione, questo richiamo suona provocatorio e liberante. Ed è forse il motivo per cui, dopo decenni, il nome della Compagnia delle Opere continua a risuonare, non come un marchio da difendere, ma come una possibilità viva di costruzione comune.
Il 25 settembre, tra le mura di via Tiziano, non verrà soltanto inaugurata una sede: sarà l’occasione per riaffermare che c’è ancora spazio per chi vuole “fare” partendo dal senso profondo dell’umano.

16 Settembre 2025
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