11:55 am, 15 Settembre 25 calendario

Deragliamenti in Russia: sospetti sabotaggi, vittime e logistica sotto attacco

Di: Redazione Metrotoday
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Una serie di gravi incidenti ferroviari, tra cui deragliamenti e detonazioni, scuote la Federazione Russa. Le autorità parlano di possibili sabotaggi, mentre fonti ucraine riferiscono di operazioni di intelligence volte a colpire la rete logistica militare russa. Dietro a questi episodi, una guerra ibrida fatta di esplosivi, binari manomessi e tensioni che superano i confini del fronte.

La notte tra sabato e domenica, il 14 settembre 2025, si sono verificati almeno due deragliamenti distinti nella regione di Leningrado, uno dei quali ha causato la morte del macchinista. In separato episodio, nel distretto di Luzhsky (regione di Leningrado), un treno merci con 15 vagoni cisterna vuoti è deragliato nella sezione Stroganovo–Mshinskaya. Nessuna vittima in questo secondo episodio, ma traffico ferroviario in tilt: convogli suburbani ritardati o cancellati.

Poche ore prima, nel distretto di Oriol, un tratto di binario è stato fatto esplodere da un ordigno improvvisato: l’evento ha causato la morte di tre membri della Rosgvardia (la Guardia nazionale russa) secondo quanto dichiarato dalle autorità.

Le autorità russe hanno aperto indagini su questi casi come possibili “atti di sabotaggio”.

Cronaca degli eventi

Regione di Leningrado, Luzhsky (Stroganovo-Mshinskaya) Deragliamento di un convoglio merci con 15 vagoni cisterna vuoti Nessuna vittima; blocco temporaneo del traffico ferroviario; ritardi o cancellazioni nei convogli suburbani

Regione di Leningrado, Gatchina (vicino Semrino station) Deragliamento di un locomotore diesel; tragedia personale Il macchinista è morto: rimasto intrappolato nella cabina, è deceduto dopo l’estrazione e il trasporto in ambulanza

Regione di Oriol Esplosione su tratto ferroviario, ordigno piazzato sui binari Tre membri della Rosgvardia uccisi; autorità mettono l’evento sotto inchiesta come sabotaggio

Il governatore della regione di Leningrado, Aleksandr Drozdenko, ha confermato i due deragliamenti, specificando le località e descrivendo le difficoltà nel ripristino della circolazione.

Per quanto riguarda l’esplosione in Oriol, l’autorità regionale ha attribuito l’attacco a “interferenze non autorizzate” nella rete ferroviaria.

Da parte ucraina, fonti di intelligence (GUR) hanno rivendicato alcune delle operazioni, o comunque dichiarato il loro coinvolgimento in operazioni che mirano a interrompere i flussi logistici militari russi. Tuttavia, non tutti gli incidenti sono stati rivendicati in modo chiaro.

Perché il sistema ferroviario è sotto attacco

Il conflitto tra Russia e Ucraina, iniziato nel 2022, ha reso le ferrovie una componente fondamentale della logistica militare russa: trasporto di truppe, rifornimenti, munizioni, carburante. Bloccare o danneggiare queste rotte significa rallentare operazioni sul terreno.

Le autorità a Mosca hanno più volte denunciato che molti deragliamenti, esplosioni e incendi lungo linee ferroviarie sarebbero attribuibili a “sabotaggi” imputabili all’intelligence ucraina o a “interferenze non autorizzate”.

Fin dall’inizio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina nel 2022, si parla di una guerra sui binari: con sabotaggi, attacchi a ponti ferroviari, smantellamento o danneggiamento volontario di binari, ordigni piazzati sui percorsi, con l’obiettivo di ridurre l’efficienza logistica russa.

Secondo alcuni studi giornalistici e di intelligence, già nei primi mesi del 2022 si registrò un aumento significativo dei deragliamenti di convogli merci in Russia, attribuiti o sospettati di essere causati da atti ostili piuttosto che da malfunzionamenti puramente tecnici o incidenti naturali.

Nel maggio 2023, nella regione di Bryansk (vicina al confine ucraino), un treno merci deragliò per un ordigno esplosivo tra Snezhestkaya e un villaggio vicino: locomotive e numerosi vagoni coinvolti, fortunatamente senza vittime.

Sempre nel 2023, nel distretto di Ryazan, un deragliamento fu seguito da aperture di inchieste antiterrorismo: l’ipotesi era di un ordigno fatto esplodere nei pressi dei binari.

Incidenti meno recenti includono sabotaggi durante la Seconda guerra mondiale, casi di terrorismo nel periodo sovietico, e incidenti ferroviari di grande scala dovuti a errori tecnici, carenza manutentiva o condizioni atmosferiche avverse.

Implicazioni strategiche, politiche e militari

Gli attacchi a infrastrutture ferroviarie rappresentano un colpo diretto alla capacità russa di muovere materiali sul fronte. Carburante, munizioni e altri rifornimenti dipendono dalla rete ferroviaria per grandi distanze — danneggiarla significa rallentare o isolare certi settori operativi.

In Russia, il governo cerca di presentare questi incidenti come prova della vulnerabilità interna dell’Ucraina e della presenza di nemici all’interno del proprio territorio. A Kiev, questi attacchi sono presentati come azioni legittime per indebolire l’apparato bellico russo, specie se questo utilizza strutture civili o infrastrutture condivise.

Anche se gli incidenti più recenti hanno causato vittime principalmente tra operatori ferroviari o agenti della forza pubblica, il rischio per i civili cresce se le linee colpite sono usate da treni passeggeri, o se le esplosioni avvengono vicino a insediamenti. Ritardi, blocchi, deviazioni del traffico ferroviario — tutto ciò crea disagi anche per i cittadini comuni.

La Russia deve fronteggiare una minaccia che non viene solo dal fronte ma intrinseca: sabotaggi interni, infiltrazioni, operazioni transfrontaliere che colpiscono all’interno del territorio. La risposta può essere dura: arresti, rafforzamento della sorveglianza, politiche più restrittive, accusa diretta all’Ucraina con possibili ritorsioni.

Versione russa: sabotaggi, interventi esterni non autorizzati; responsabilità attribuita a gruppi ucraini, intelligence nemica o “terroristi”. Mosca denuncia che le linee ferroviarie russe vengono usate per sostenere l’offensiva, pertanto diventano obiettivi legittimi — ma spesso insiste sul fatto che atti del genere siano violazioni della sovranità.

Versione ucraina: alcune operazioni sono rivendicate — o comunque riconosciute come parte della strategia di guerra — soprattutto quando si tratta di colpire infrastrutture logistiche che servono il fronte russo. Ma non tutti gli incidenti vengono rivendicati, in parte per motivi di segretezza operativa o di propaganda.

Terze parti / analisti: certezze sono rare, prove dirette (video, ordinanze, indagini indipendenti) sono scarse. Alcuni osservatori ritengono che certi deragliamenti possano essere anche causati da errori tecnici, manutenzione carente, condizioni atmosferiche sfavorevoli — ma il contesto bellico rende ogni incidente sospetto.

Scenari possibili

Escalation degli attacchi

Potrebbe aumentare la frequenza degli attentati ferroviari, specie in regioni logisticamente critiche. Migliore organizzazione da parte della contra-parte (intelligence, sabotatori) potrebbe portare a danni maggiori, magari a infrastrutture chiave come ponti, terminal petroliferi, nodi di comunicazione.

Rafforzamento della sicurezza ferroviaria russa

Aspettarsi maggiori misure difensive: blindatura dei binari, pattugliamenti, telecamere, controlli, maggiore sorveglianza, stato di allerta civile, arresti di sospetti. Ciò avrà costi economici e logistici.

Impatto sul fronte ucraino

Quota rischio-beneficio: operazioni di sabotaggio sono rischiose ma, se efficaci, producono un danno diretto. Tuttavia, se coinvolgono civili o causano incidenti gravi non voluti, vi è il rischio di contropropaganda russa che le dipinga come “terrorismo” contro la popolazione.

I deragliamenti e le esplosioni sulle ferrovie russe registrati nelle ultime 24-48 ore sono un ulteriore capitolo di una strategia che punta, direttamente o indirettamente, a minare la capacità logistica russa. Sono attacchi che parlano del terreno meno visibile di una guerra che va oltre i fronti: quello dei binari, delle merci, del carburante, delle rotte invisibili.

Se molti episodi restano in ombra, senza rivendicazioni esplicite o prove indipendenti certe, il pattern è chiaro: la ferrovia è diventata campo di battaglia, e ogni treno che deraglia fa più che danni materiali: erode la fiducia, la pianificazione, la sicurezza.

La domanda da porsi ora è: quanto continuerà questo stato di guerra asimmetrica sui binari, e quanto riuscirà la Russia a proteggere ciò che considera vitale per la sua missione bellica? Se le risposte non arrivano in fretta, i rischi non saranno solo logistici o militari: diventeranno querelle politiche, crisi di ordine interno e collasso parziale della rete di trasporto.

15 Settembre 2025
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