Margot Robbie: un nude look che parla di stile

È tornata. Con la forza di chi ha vissuto un cambiamento radicale nella vita privata, ma non ha perso l’acutezza del proprio gusto per la moda, per la seduzione sottile e per il rischio calcolato. Margot Robbie, a dieci mesi dalla nascita del suo primo figlio e dopo una pausa dalle apparizioni pubbliche, segna il suo ritorno sul red carpet con un abito che è già destinato a restare impresso nella memoria di chi osserva il confine tra alta moda, coraggio personale e senso estetico evoluto.
L’occasione: A Big Bold Beautiful Journey
La location è la premiere londinese del film A Big Bold Beautiful Journey (in Italia Un viaggio straordinario), diretto da Kogonada e firmato dal soggetto di Seth Reiss. Nel cast, accanto a Margot Robbie nel ruolo di Sarah, troviamo Colin Farrell, protagonista maschile, e un ensemble che include phoebe Waller-Bridge, Lily Rabe, numerosi altri nomi riconosciuti.
Il film – romantico, visionario, con toni fantasy – parla di incontri, viaggio interiore, scelte di vita che si incrociano; di GPS che guidano non solo su mappe geografiche ma su percorsi interiori. È in questo contesto emotivo che Margot decide di presentarsi in pubblico: non per tornare come prima, ma con qualcosa di diverso.
L’abito: trasparenza, coraggio, omaggio
Il vestito che ha scatenato l’attenzione è una creazione Armani Privé per la collezione Spring 2025 (haute couture). È quasi una seconda pelle, un tulle trasparente ornato di cristalli, perline, motivi floreali e paisley che ne modulano le trasparenze. È un nude look gioiello che lascia poco all’immaginazione, pur mantenendo un’eleganza cesellata e precisa. Il corpo da madre non è nascosto, ma celebrato: la vision di nudità è mediata dall’arte sartoriale, da elementi decorativi che coprono, alludono, insinuano. Il filo conduttore è la maestria del dettaglio, la costruzione del glamour come pelle viva, quasi come pelle-superficie di racconto. Un perizoma gioiello fa da sottofondo quasi invisibile sotto la trasparenza.
Gli accessori scelti completano l’insieme senza rubargli la scena: sandali argentati (firmati Aquazzura), gioielli importanti ma non esagerati, trucco luminoso giocato su toni caldi, labbra nude, capelli raccolti in uno chignon elegante. Il tutto convergente verso un unico obiettivo: che l’abito parli, che sia messaggio.
Un tributo a Giorgio Armani
Parte integrante del significato dell’evento è che Margot abbia scelto un abito di Giorgio Armani, uno dei suoi pezzi più sofisticati della primavera 2025, poco dopo la morte dello stilista, avvenuta all’età di 91 anni.
Ci sono molte forme di omaggio: la scelta del marchio, della collezione, del modello, dell’estetica. Questa mise non è solo un capriccio di stile o un gesto di seduzione: è anche un riconoscimento al lascito estetico di un uomo che ha ridefinito l’eleganza, che ha reso la trasparenza qualcosa di lirico e la nudità qualcosa di sicuro, sempre nel perimetro del bello raffinato. Robbinsso‐Armani è un dualismo antico, ma con questa apparizione Robbie sembra dire che il filo non si è spezzato: che l’abbigliamento può ancora essere pelle narrante, può ancora evocare memorie, riferimenti, eredità.
La rinascita di Margot dopo la maternità
Margot Robbie ha dato alla luce il suo primo figlio nell’ottobre 2024, sposata con Tom Ackerley, mantenendo come sempre una certa riservatezza attorno alla vita privata. rispetto alle sue apparizioni precedenti, questa è la prima volta dopo il parto che torna su un palco così mediatico, così atteso, così visibile.
Non è un ritorno al passato, ma una riconfigurazione di sé: il fisico, l’identità di attrice, la sensibilità verso il proprio corpo mutato. La scelta di un nude look audace, che mostra ma non espone, che rivela con arte, è una dichiarazione del proprio equilibrio: non vergognarsi, non nascondersi, essere presente al proprio cambiamento. È una performance non solo sul red carpet, ma nella vita, nella percezione pubblica.
Moda e “naked dressing”: il trend che diventa simbolo
Margot Robbie non è sola in questo tipo di scelte. Il senso del “nudo vestito” (naked dressing) è diventato negli ultimi tempi un filone forte nel modo in cui le celebrity, le stelle internazionali, e le icone del glamour pensano la propria immagine: trasparenze, tessuti illusori, ricami posizionati strategicamente, perizomi gioiello o elementi che quasi decorano il corpo come fosse una tela. Ma ciò che cambia nel caso di Robbie è la storia personale: dopo una gravidanza, il desiderio probabilmente di non riprendere esattamente ciò che era prima, ma di mostrare qualcosa di maturo e trasformato.
In più, la concomitanza con la scomparsa di Giorgio Armani aggiunge un peso simbolico: non solo un trend, ma una forma di commemorazione, di celebrazione della memoria, di amicizia implicita fra artista e interprete. La moda dunque non è più soltanto vetrina, ma riflesso di emozioni, di lutti, di rinascite.
I media internazionali hanno accolto con stupore, ammirazione, qualche critica. C’è chi loda la bellezza dell’abito, l’equilibrio fra sensualità ed eleganza; chi ne evidenzia l’audacia estrema, la scelta di rischiare; chi invece mette in guardia contro il rischio del supervisibile, del troppo esposto, dell’uso della nudità come mezzo piuttosto che come messaggio.
Ma è interessante vedere che Robbie non appare tonica, ossessionata da standard, ma serena. Le foto la ritraggono con consapevolezza, non come oggetto passivo, ma come protagonista attiva della scena. Ed è questo che rende il look importante: non è solo “vestito scandaloso” o “vestito che mostra”: è moda che parla, che interroga, che prende posizione.
È la prima apparizione importante dopo la maternità: segna un caposaldo nella carriera personale.
È un tributo forte ad Armani, alle sue ultime creazioni, al modo in cui ha plasmato il concetto di eleganza trasparente, scintillante.
È una dimostrazione di come la moda contemporanea possa essere non solo estetica, ma emotiva: la nudità diventa metafora, la trasparenza diventa racconto.
È un’altra pietra nel percorso di Margot Robbie come icona di stile, oltre che attrice, produttrice, donna che decide come presentarsi al mondo.
Uno sguardo oltre: cosa insegna questo episodio
Ci sono diversi piani di lettura che emergono da questo evento, al di là del gossip.
Il corpo dopo la gravidanza
Spesso, i corpi delle donne dopo un parto sono oggetto di scrutinio mediale, di pressioni estetiche. Margot Robbie sceglie di affrontare questo sguardo non nascondendo, ma trasformando il proprio corpo in uno strumento di stile, di espressione, di grazia. Dimostra che la maternità non è un limite di visibilità, ma può essere una fase che arricchisce la presenza, che dà spessore al ritorno.
Moda come lutto e memoria
Quando un grande stilista muore, spesso si vede un’ondata di tributi: abiti, eventi, retrospettive. Qui, la moda diventa commemorazione attiva; non un gesto nostalgico, ma vivo. Il vestito non è solo un oggetto di bellezza, ma un modo per dire “grazie”, per testimoniare la continuità di un’estetica, di una visione.
La trasformazione dell’immagine pubblica
Robbie consolida la sua immagine non solo come star, ma come donna che sceglie, che si rimodella, che assume il rischio estetico come parte della sua narrazione. È un passo che trascende il glamour superficiale e diventa potente soprattutto perché è reale: è la vita che cambia, il corpo che cambia, la carriera che evolve.
Il ruolo dell’Haute Couture oggi
In tempi in cui la moda è spesso immediata, digitale, effimera, l’Haute Couture resta il luogo del possibile estremo, della sperimentazione, della bellezza artigianale che non serve soltanto a impressionare ma a esprimere. Quando Robbie indossa Armani Privé non usa solo un nome: indossa una storia, delle mani, delle ore, una visione che ha segnato decenni della moda mondiale.
Nei prossimi mesi A Big Bold Beautiful Journey sarà sottoposto al giudizio pubblico: critica, box office, reazioni culturali. L’uscita in Italia è prevista per il 9 ottobre 2025.
È probabile che Margot Robbie continui a usare la moda come parte del suo racconto pubblico, non solo per promuovere film ma per riflettere le sue fasi personali: maternità, cambiamento, forse nuove collaborazioni stilistiche.
Potremmo vedere anche altre star che, ispirate da questo momento, scelgono abiti simili come gesto di omaggio o come segno di coraggio; e la moda couture probabilmente continuerà a esplorare il nude dressing con nuove tecniche, materiali, lavorazioni.
Margot Robbie, con quel nude look gioiello firmato Armani Privé, ha fatto molto più che “farsi vedere bene”. Ha scelto di rivelarsi: non nel senso più pruriginoso, ma nel senso più forte della parola. Rivelare quello che è diventata — madre, donna, attrice — senza nascondere, senza compromessi. È un atto che intreccia moda, identità, memoria, bellezza.
E’ stato acceso un riflettore su Armani, sul corpo femminile dopo la gravidanza, sul valore dell’eleganza che osa. È un momento che rimarrà: per le foto, certo, ma anche per la potenza del suo messaggio tacito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA