Roma, il sogno di un bagno nel Tevere: la sfida della Capitale verso la balneabilità

“Entro cinque anni potremo fare il bagno nel Tevere”. Con queste parole, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha lanciato una sfida ambiziosa durante l’Expo 2025 di Osaka. Un progetto che mira a restituire ai cittadini romani la possibilità di tuffarsi nel fiume che attraversa la città, simbolo di storia e cultura, ma anche di inquinamento e abbandono.
Il Tevere: un fiume dimenticato
Il Tevere, che un tempo ospitava bagnanti e pescatori, è oggi un fiume poco frequentato, spesso evitato per la sua qualità dell’acqua e la presenza di scarichi non controllati. La sua balneabilità è stata compromessa da decenni di incuria, urbanizzazione e mancanza di interventi efficaci. Tuttavia, negli ultimi anni, sono emersi segnali di cambiamento.
L’esperienza di Parigi: un modello da seguire
Il recente ritorno del bagno nella Senna, dopo oltre un secolo, ha ispirato molte città, tra cui Roma. Parigi ha investito ingenti risorse per depurare le sue acque e riqualificare le sue rive, trasformandole in luoghi di svago e incontro. Il successo parigino ha dimostrato che è possibile invertire il corso dell’inquinamento e restituire ai cittadini l’accesso ai fiumi urbani.
Il piano di Gualtieri: un obiettivo raggiungibile
Il sindaco Gualtieri ha dichiarato che rendere balneabile il Tevere è un obiettivo “assolutamente realizzabile”. Un gruppo di lavoro interistituzionale è stato già insediato, con la partecipazione di esperti, istituzioni locali e nazionali. Sono stati avviati monitoraggi sugli scarichi dell’Aniene, uno dei principali affluenti del Tevere, per individuare e intervenire sulle fonti di inquinamento.
Le sfide da affrontare
Nonostante gli auspici, il percorso verso la balneabilità del Tevere è irto di ostacoli. La presenza di scarichi illegali, la carenza di depuratori adeguati e l’inquinamento agricolo rappresentano minacce concrete alla qualità delle acque. Analisi recenti evidenziano che, sebbene ci siano stati miglioramenti, la situazione attuale non consente una balneazione sicura.
Un’opportunità per Roma
Il progetto di rendere balneabile il Tevere non è solo una questione ambientale, ma anche culturale e sociale. Restituire al fiume la sua funzione di luogo di incontro e svago potrebbe contribuire a riqualificare intere aree della città, promuovere il turismo sostenibile e migliorare la qualità della vita dei cittadini.
La promessa del sindaco Gualtieri rappresenta una sfida ambiziosa, ma anche un’opportunità unica per Roma. Se realizzato, il progetto potrebbe segnare un punto di svolta nella gestione delle risorse idriche urbane e nel rapporto dei romani con il loro fiume. Il cammino è lungo e complesso, ma con impegno, collaborazione e visione, il sogno di un bagno nel Tevere potrebbe diventare realtà.
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