10:10 am, 10 Settembre 25 calendario

Cinema e sperimentazione sotto le stelle

Di: Redazione Metrotoday
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La quinta edizione del Festival di Film di Villa Medici

Un ritorno che segna un percorso

Dal 10 al 14 settembre 2025, Roma si veste di magia, trasformandosi nel cuore pulsante del cinema d’autore grazie al ritorno della quinta edizione del Festival di Film di Villa Medici. In poco più di un lustro, questa rassegna è diventata una tappa imperdibile nel panorama culturale e cinematografico della capitale, affermandosi come laboratorio vibrante di sperimentazioni visive, incontri tra linguaggi e speranze creative transnazionali.

Nata nel 2021, l’iniziativa ha saputo costruire una propria identità, un festival che va oltre il semplice concorso: è una finestra sul mondo, uno spazio poetico che invita il pubblico a “attraversare le immagini” come attraverso un paesaggio interiore. Anche quest’anno, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, sotto la direzione di Sam Stourdzé, rinnova l’intento dichiarato: celebrare un cinema libero, plurale e senza confini.

Cinema sotto le stelle: la prima serata

La rassegna si apre nel suggestivo Piazzale di Villa Medici, tra i giardini antichi, sotto il cielo di Roma. Prima romana attesa è Grand Ciel, film del regista Akihiro Hata, coproduzione Francia/Lussemburgo del 2025. L’opera tesse una trama tesa e inquietante: in un quartiere futuristico ancora in costruzione, un operaio sparisce nel nulla, seguito da un secondo collega. I sospetti tra i compagni crescono, mentre il silenzio delle istituzioni diventa un personaggio più denso di ogni dialogo. Rak dalla contemporaneità e intensamente evocativo, “Grand Ciel” sembra promettere una serata inaugurale all’insegna dell’immedesimazione, della riflessione, dello sguardo disincantato sul lato oscuro del progresso.

Tre sezioni, un unico sguardo

La quinta edizione conferma la struttura che fin dalla prima edizione ha definito il carattere del festival:

Concorso Internazionale – Dodici film da oltre venti paesi, una geografia intensa di storie, linguaggi e formati (lughezze, stili, stadi di ricerca) per raccontare le tensioni, i sogni e le contraddizioni del presente.

Focus – Una sezione curatoriale dove i giurati invitano a esplorare il cinema attraverso “Carte blanches”, “Contrechamp” e proiezioni speciali, creando un dialogo tra arti visive e narrazione filmica.

Piazzale – L’appuntamento serale con il pubblico: proiezioni all’aperto, tra anteprime, classici restaurati e momenti collettivi di condivisione culturale.

Entrano in scena tre sale: la Grand Salon, la sala Michel Piccoli e l’ampio spazio esterno, trasformando Villa Medici in un crocevia sospeso tra arte, natura e visione cinematografica.

Giuria e residenza creativa

A guidare la selezione e la riflessione critica è una giuria eterogenea e internazionale: il regista e fotografo Alain Guiraudie, l’attrice e curatrice Guslagie Malanda, e l’artista visivo Anri Sala. Oltre ai due premi principali — il Miglior Film e il Premio Speciale della Giuria — la loro presenza si esprime attraverso le “carte blanches”: programmi personali che riflettono il loro universo creativo e che arricchiscono il festival di prospettive originali.

Una selezione di film da attraversare

Tra i titoli in concorso, si alternano diverse tonalità: il giovane protagonista ossessionato dal successo facile di +10 K, la partecipazione collettiva di Bonne journée, l’intimità sospesa e poetica di Dieu est timide, la riflessione animale di Comment ça va?. Da ambienti urbani inquietanti a contesti rurali struggenti: Children of Darkness evoca storie di potere e memoria; Bury Us in a Lone Desert affronta dolore e incontri inattesi; Fiume o morte! rivive la storia con ironia e spirito punk; Hemel sonda la città utopica del dopoguerra; O Riso e a Faca incrocia geografie e sguardi coloniali; Unfinished riflette su incompiuto, tempo e memoria attraverso materiali frammentati; Paraflu fonde analogico e AI, natura e tecnologia; mentre The Hand That Feeds disegna un ritratto doloroso di alienazione urbana e rinascita culturale.

Roma e Villa Medici

Da subito pensato come ponte tra cinema e arte contemporanea, il festival sfrutta lo splendore di Villa Medici – tra Via Veneto e Piazza di Spagna – per conferire alle proiezioni una dimensione rituale. Cinque giorni, circa quaranta proiezioni, oltre trenta titoli, un dehors sofisticato con 500 posti a sera, dialoghi, incontri e occasioni di residenza: il festival non è solo visione, è sistema culturale vivo.

Fin dalle prime edizioni, l’obiettivo è stato chiaro: abitare la storicità del luogo con linguaggi contemporanei, rompere la separazione tra pellicola e spazio, tra autore e pubblico, tra cinema e pensiero. In questa quinta edizione si percepisce la maturazione di una vocazione: non solo rassegna, ma comunità creativa e incubatrice di visioni alternative.

Uno sguardo al passato e al futuro del festival

Ricordando le prime edizioni, si tornano a immaginare le serate estive del 2022, dove le prime proiezioni sotto le stelle avevano inaugurato un dialogo con la natura e con le arti site-specific. Progressivamente, il festival ha ampliato dialogo, ambizione e pubblico. Oggi, la quinta edizione rappresenta un punto di arrivo e di partenza: il raggiungimento di una cifra riconoscibile e la base per nuovi territori da esplorare.

Una festa della visione

Il Festival di Film di Villa Medici 2025 è molto più di una rassegna: è un invito a sospendere il tempo quotidiano, a farsi attraversare dalle storie, dai colori, dalle inquietudini del globo, sedendo sotto un cielo romano che diventa schermo, cornice e pubblico.

10 Settembre 2025
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