8:56 am, 5 Settembre 25 calendario

Piante sul pianerottolo: tra bellezza, diritto e convivenza condominiale

Di: Redazione Metrotoday
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Il pianerottolo condominiale è molto più di un semplice luogo di passaggio. È un crocevia quotidiano di sguardi, di incroci fugaci tra vicini, ma anche di conflitti latenti e di regole spesso dimenticate. Negli ultimi anni, sempre più spesso, tribunali e assemblee condominiali si sono trovati a discutere di un tema apparentemente banale: si possono mettere piante e fiori sul pianerottolo?

La questione, all’apparenza estetica, nasconde implicazioni giuridiche, di sicurezza e di convivenza. Abbellire uno spazio comune con una fioriera può sembrare un gesto innocuo,  soprattutto quando il diritto di uno rischia di ostacolare quello di tutti.

Pianerottolo: bene comune o spazio riservato?

Il punto di partenza è giuridico. Il pianerottolo, come le scale, i cortili e le facciate, rientra tra le parti comuni dell’edificio, salvo diversa indicazione negli atti di proprietà. In linea generale, appartiene a tutti i condomini in misura proporzionale ai millesimi posseduti.

Esistono tuttavia situazioni particolari: in alcuni complessi edilizi il regolamento o il rogito possono attribuire l’uso esclusivo di un pianerottolo a chi vi si affaccia direttamente. Si tratta però di casi eccezionali. Nella maggioranza delle situazioni, lo spazio resta comune e, come tale, soggetto a regole condivise.

Uso consentito: la regola del buon senso

Il Codice Civile consente a ciascun condomino di servirsi delle cose comuni purché non ne alteri la destinazione e non impedisca il pari uso agli altri. La destinazione del pianerottolo è chiara: permettere il transito e l’accesso alle abitazioni.

Da ciò discende un principio semplice: un vaso di fiori ben posizionato, che non ostacoli il passaggio né intralci l’uscita di emergenza, è generalmente tollerato. Diverso è il caso di chi trasforma lo spazio in un piccolo giardino personale, con fioriere ingombranti o mobili che riducono l’agibilità. In queste situazioni, la legge è netta: il pianerottolo non può diventare una pertinenza privata né un deposito domestico.

Il regolamento condominiale: arbitro delle convivenze

Il regolamento condominiale rappresenta lo strumento più efficace per stabilire confini chiari. Alcuni condomini scelgono la strada della rigidità, vietando in modo espresso qualsiasi arredo o decorazione sul pianerottolo. Altri regolamenti, più elastici, consentono piante e fiori a patto che siano ordinati e non intralcino la viabilità.

Fondamentale è distinguere tra regolamento approvato dall’assemblea a maggioranza e regolamento contrattuale, incluso nei singoli atti di acquisto: nel secondo caso, i divieti possono essere più stringenti e difficilmente derogabili. È quindi sempre bene consultare i documenti del proprio stabile prima di posizionare anche solo una piccola piantina.

Bellezza sì, ma con sicurezza

L’aspetto estetico non è l’unico da considerare. La legge impone che ogni utilizzo delle parti comuni non comprometta la sicurezza né il decoro dell’edificio.

Un vaso instabile, una fioriera sporgente o un oggetto non fissato adeguatamente possono costituire pericolo per le persone. La normativa penale punisce chi colloca oggetti in modo tale da creare rischi, anche se il danno non si è ancora verificato. In ambito civile, invece, il principio della responsabilità oggettiva fa sì che il proprietario di un oggetto sia ritenuto responsabile di eventuali danni causati, salvo provare il caso fortuito.

In altre parole: se una pianta cade e provoca un incidente, a risponderne sarà chi l’ha collocata. L’attenzione, quindi, deve essere massima non solo nel rispetto dei vicini, ma anche per ragioni di tutela personale.

Casi concreti: dal fiore ornamentale al deposito abusivo

La casistica è ricca. Ci sono condomini dove piccoli vasi con gerani o orchidee sono stati accolti con favore, contribuendo a rendere più gradevole lo spazio comune. In altri casi, invece, fioriere enormi, scarpiere o addirittura biciclette lasciate sul pianerottolo hanno generato liti furiose, culminate in denunce e cause civili.

Non mancano le sentenze della Cassazione che hanno ribadito la linea: abbellire sì, occupare no. Ogni elemento posto sul pianerottolo deve essere compatibile con la funzione principale di transito e sicurezza. Oggetti ingombranti o potenzialmente pericolosi sono da considerarsi abusivi.

Strategie per evitare conflitti

Il diritto da solo non basta. La vita condominiale si regge anche sul dialogo e sulla capacità di compromesso. Alcuni suggerimenti pratici:

Condivisione preventiva: prima di collocare una pianta, parlarne con i vicini diretti o con l’amministratore.

Moderazione: scegliere vasi di piccole dimensioni e facilmente spostabili.

Ordine e cura: una pianta ben mantenuta trasmette attenzione; un vaso trascurato può essere visto come segno di incuria.

Uniformità: in alcuni condomini si opta per una soluzione comune, con lo stesso tipo di fioriera davanti a ogni appartamento, creando armonia estetica.

Sono piccoli gesti che possono prevenire incomprensioni e litigi, trasformando un potenziale conflitto in occasione di condivisione.

Verso una normativa più chiara?

Al momento, non esiste una legge specifica che disciplini in modo dettagliato cosa sia ammesso sul pianerottolo. Le regole derivano da interpretazioni generali del Codice Civile, dai regolamenti condominiali e dalla giurisprudenza.

Alcuni esperti ritengono utile una normativa più puntuale, che tenga insieme esigenze di sicurezza e decoro con il desiderio diffuso di rendere più accoglienti gli spazi comuni. Potrebbe trattarsi di linee guida ministeriali o di un aggiornamento al regolamento edilizio, in grado di ridurre il margine di conflitto.

Il verde convive con il diritto

Una pianta sul pianerottolo può essere un segno di cura, un modo per rendere più umano uno spazio spesso freddo e anonimo. Ma deve sempre restare un gesto armonico, rispettoso della funzione del luogo e dei diritti di tutti.

Il messaggio finale è chiaro: il verde può convivere con il diritto, purché siano rispettati i principi di sicurezza, buon senso e convivenza civile. In fondo, la vera bellezza di un condominio non sta solo nei fiori che abbelliscono i pianerottoli, ma nella capacità dei suoi abitanti di coltivare rapporti sereni e rispettosi.

5 Settembre 2025
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