11:32 am, 2 Settembre 25 calendario

Monte dei Paschi rilancia su Mediobanca: un’operazione da 750 milioni che cambia le regole del gioco

Di: Redazione Metrotoday
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Con una mossa a sorpresa che scuote la piazza finanziaria italiana, Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) ha comunicato un rilancio della sua offerta pubblica di scambio (OPS) su Mediobanca, aggiungendo una componente in contanti di 0,90 € per azione, per un impegno totale di circa 750 milioni di euro. È il tentativo di conquistare un asse portante nel panorama bancario nazionale, consolidando la sua presenza oltre i consensus di mercato.

Rottura con il passato: via libera all’OPS “senza soglia”

Fino a ieri, la riuscita dell’offerta dipendeva dal raggiungimento di una soglia minima del 66,67% delle adesioni. Oggi MPS annuncia la rinuncia definitiva a questa condizione, pur mantenendo in vita la soglia inferiore del 35%, considerata cruciale per l’efficacia dell’operazione.

Valorizzazione e premio: cosa ci guadagna chi aderisce

L’offerta completa – pari a 2,533 azioni MPS più 0,90 € cash per ogni titolo Mediobanca – porta a una valorizzazione di circa 16,33 € per azione, con un premio dell’11,4% rispetto alle quotazioni di inizio anno, al netto dei dividendi già distribuiti.

Adesioni in crescita: il voto dei grandi nomi

Al 1° settembre, le adesioni stimate oscillano tra il 28% e il 29% del capitale, grazie al sostegno di investitori istituzionali e grandi soci storici. Una percentuale che, pur non essendo sufficiente per il pieno controllo, rappresenta già un segnale concreto di fiducia.

Un’offerta che cambia lo schema del settore

Il rilancio punta a realizzare quella che viene definita la “terza via” italiana, un’alternativa competitiva ai giganti Intesa Sanpaolo e UniCredit. Per MPS, guidata da Luigi Lovaglio, l’operazione ha anche un significato simbolico: consolidare il percorso di rilancio iniziato con la progressiva privatizzazione e il rafforzamento patrimoniale.

Se l’operazione dovesse superare il 35%, MPS acquisirebbe un controllo operativo de facto di Mediobanca. In caso di superamento dei due terzi, l’istituto senese avrebbe anche la possibilità di procedere a un delisting e a una fusione integrale, aprendo la strada a una piena integrazione industriale e commerciale.

Retroscena e contesto

Gennaio 2025: MPS lancia la sua prima offerta tutta in azioni, valutata circa 13,3 miliardi di euro.

Luglio 2025: Mediobanca respinge l’offerta, ritenendola sottovalutata rispetto al valore stimato dai propri advisor.

Marzo 2025: Lo Stato italiano, fino a poco tempo fa principale azionista di MPS, riduce ulteriormente la sua quota, accelerando il processo di privatizzazione.

Prospettive e scenari futuri

Scenario Chiave dell’esito

Raggiungimento 35% Controllo operativo e strumenti per consolidamento

Oltre 66,7% Possibilità di delisting e fusione integrale

Rifiuto o stallo Rischio di caduta dell’offerta o battaglia legale

Reazioni del mercato In apertura, titoli MPS e Mediobanca hanno registrato ribassi immediati dopo il rilancio

Il rilancio che guarda al futuro

L’ennesimo rilancio di MPS è una mossa strategica dal sapore industriale e politico. In un mercato bancario in rapido cambiamento, il messaggio è chiaro: la banca senese non intende restare un attore marginale, ma punta a guidare la trasformazione, giocando la carta dell’efficienza e dell’integrazione.

Il risultato dell’offerta, atteso entro l’8 settembre con una possibile riapertura tra il 16 e il 22, sarà decisivo per comprendere se l’Italia bancaria avrà presto un nuovo protagonista capace di riequilibrare i pesi tra i grandi player del settore.

2 Settembre 2025
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