11:47 am, 2 Settembre 25 calendario

Adolescenti e Intelligenza Artificiale: formare genitori ed educatori

Di: Redazione Metrotoday
condividi

L’Intelligenza Artificiale non è più il futuro, ma il presente che abita le case, le scuole, i social network e perfino i rapporti tra pari. Per gli adolescenti è già uno strumento quotidiano: compagno di studio, gioco, curiosità e, talvolta, pericolo. Per i genitori e gli educatori, invece, è spesso un terreno sconosciuto, fatto di promesse e di rischi. Da questa distanza nasce l’urgenza che l’Associazione Meter ha deciso di affrontare con un nuovo percorso formativo nazionale: aiutare gli adulti a comprendere cosa significhi crescere nell’era dell’IA e come accompagnare i ragazzi in una sfida educativa senza precedenti.

Una sfida che riguarda tutti

L’avvento delle tecnologie generative, dei chatbot e dei sistemi di manipolazione digitale ha creato un ecosistema in cui i minori sono esposti a rischi fino a pochi anni fa inimmaginabili. Deepfake e immagini alterate, interazioni con software capaci di simulare emozioni, esperienze immersive che confondono realtà e virtuale: tutto questo segna la crescita degli adolescenti di oggi.

Non si tratta più solo di fornire regole di comportamento online, ma di dotare famiglie, scuole e comunità di strumenti concreti per leggere la complessità del nuovo scenario. Da qui l’idea di Meter di trasformare la propria esperienza trentennale nella difesa dei minori in un piano di formazione strutturato, accessibile in tutto il Paese.

“Cosa fanno i ragazzi con l’IA?”

Al centro dei nuovi corsi c’è un interrogativo cruciale: come usano i giovani l’Intelligenza Artificiale? Le risposte mostrano una generazione curiosa, veloce, intuitiva, spesso più abile degli adulti a padroneggiare strumenti innovativi. Ma proprio questa abilità rischia di diventare fragilità, se non accompagnata da una consapevolezza critica.

Il programma di Meter non vuole demonizzare l’IA, bensì comprendere le dinamiche che i ragazzi sperimentano ogni giorno: dalle applicazioni di scrittura automatica agli strumenti di editing delle immagini, fino ai software che imitano voci e volti. Gli incontri offriranno uno spazio in cui adulti e adolescenti possano dialogare, scambiarsi esperienze e individuare insieme strategie di utilizzo responsabile.

Moduli di formazione: dalla sicurezza alle emozioni

I percorsi si articolano in più moduli tematici, pensati per toccare gli aspetti più rilevanti della vita digitale:

Navigare sicuri: opportunità e criticità del web, dalle fake news alle trappole online.

Emozioni online e offline: come gestire sentimenti amplificati dal digitale, evitando dipendenze e isolamento.

La legge nel digitale: diritti e doveri dei minori e degli adulti nell’uso della rete.

Custodire l’innocenza: un approfondimento sulla tutela dei più piccoli, sulle insidie dei contenuti manipolati e sulle responsabilità educative.

L’approccio non è accademico ma concreto: esempi pratici, simulazioni e testimonianze reali diventeranno materiale vivo di confronto.

La voce di Don Fortunato Di Noto

«Il fenomeno dell’Intelligenza Artificiale non può essere considerato soltanto in termini tecnici: riguarda la formazione, i valori e la tutela della persona», ha spiegato Don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter. «Con questi percorsi intendiamo offrire risposte concrete a chi, ogni giorno, ha il compito di educare e accompagnare i più giovani».

Secondo il sacerdote, l’errore più grande sarebbe continuare a guardare i ragazzi come oggetti di studio, senza riconoscerli come protagonisti e risorsa. «Molti adolescenti sono più aggiornati degli adulti sull’uso pratico delle nuove tecnologie. È importante imparare con loro e da loro, non restare osservatori distanti», ha sottolineato.

Una storia di protezione e ascolto

L’impegno di Meter parte da lontano. Da oltre trent’anni l’associazione è in prima linea nella lotta contro gli abusi sui minori e la pedopornografia online. Oggi, con l’IA che ridefinisce il concetto stesso di immagine e di identità, la missione si amplia: non solo denunciare, ma formare e prevenire.

Il passaggio dalla ricerca all’azione è segnato proprio da questo nuovo percorso educativo. Dopo aver denunciato i rischi, Meter costruisce strumenti concreti per affrontarli: incontri, laboratori, guide pratiche e momenti di confronto collettivo.

Un’educazione che deve cambiare passo

Il cuore dell’iniziativa è un messaggio chiaro: l’educazione digitale non può limitarsi a regole e divieti. Deve diventare cultura condivisa, capace di far crescere nei ragazzi senso critico, autonomia e responsabilità.

In un mondo dove l’IA può generare immagini false, conversazioni manipolate o contenuti ingannevoli, la difesa dei minori non passa soltanto dai filtri tecnici, ma soprattutto da adulti formati e consapevoli. Solo così genitori, insegnanti e comunità potranno diventare alleati credibili e affidabili.

L’iniziativa di Meter segna un passaggio fondamentale: dalla denuncia dei rischi alla costruzione di soluzioni educative. È un invito rivolto a tutta la società a prendere parte a un processo di accompagnamento che non riguarda solo gli adolescenti, ma l’intera comunità.

Se l’Intelligenza Artificiale è ormai parte integrante del presente, la vera sfida è formare persone capaci di viverla senza esserne travolte. Non basta temere la tecnologia: occorre educare a comprenderla, custodendo l’innocenza e valorizzando la crescita.

2 Settembre 2025
© RIPRODUZIONE RISERVATA