10:40 am, 31 Agosto 25 calendario

La tratta dei ghepardi: un’emergenza silenziosa per la fauna selvatica

Di: Redazione Metrotoday
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Dieci cuccioli di ghepardo, legati per una zampa e malnutriti, sono stati recentemente salvati in Somalia durante un’operazione contro il traffico illegale di fauna selvatica. Questi giovani felini, destinati al mercato nero degli animali esotici, rappresentano solo una piccola parte di un fenomeno globale che minaccia la sopravvivenza di una delle specie più iconiche dell’Africa.

Il salvataggio

Il 14 agosto scorso, le autorità del Somalia hanno effettuato un blitz nel distretto settentrionale di Sallahley, arrestando due individui coinvolti nella detenzione illegale dei cuccioli. I ghepardi, di età compresa tra i 5 e gli 8 mesi, erano stati separati dalle loro madri e tenuti in condizioni precarie. Uno di loro, in particolare, era stato legato per sei mesi e non riusciva a mantenersi in piedi a causa della malnutrizione. I cuccioli sono stati affidati al Cheetah Conservation Fund (CCF), organizzazione internazionale che si occupa del salvataggio e della reintroduzione in natura dei ghepardi.

Il traffico illegale di ghepardi

Il commercio illegale di ghepardi è un fenomeno in crescita, alimentato dalla domanda di animali esotici come simbolo di status sociale, soprattutto nei Paesi del Golfo Persico. Ogni anno, si stima che circa 300 cuccioli vengano rapiti illegalmente in tutto il Corno d’Africa, sottratti alle loro madri in Etiopia, Kenya settentrionale e Somalia. Questi cuccioli vengono poi trasportati attraverso rotte clandestine verso il Medio Oriente, dove vengono venduti a prezzi elevati.

Il traffico di ghepardi non solo mette a rischio la sopravvivenza della specie, ma ha anche gravi conseguenze sul piano etico e sanitario. I cuccioli, privati della cura materna e sottoposti a stress e maltrattamenti, spesso non sopravvivono al lungo viaggio e alle condizioni di prigionia. Inoltre, la detenzione di questi animali in ambienti domestici inadeguati può comportare rischi per la salute pubblica, come la trasmissione di malattie zoonotiche.

Le cause del fenomeno

Le radici del traffico di ghepardi sono complesse e multifattoriali. Da un lato, la crescente domanda di animali esotici nei Paesi del Medio Oriente spinge i trafficanti a rifornire il mercato con cuccioli prelevati illegalmente dalla natura. Dall’altro, la povertà e la mancanza di alternative economiche in alcune regioni dell’Africa orientale rendono le comunità locali vulnerabili a pratiche illegali come il bracconaggio e il traffico di fauna selvatica.

Inoltre, la difficoltà di riprodurre i ghepardi in cattività e la scarsità di programmi di conservazione efficaci contribuiscono a rendere la specie ancora più vulnerabile. La perdita di habitat, il conflitto con le attività agricole e il cambiamento climatico aggravano ulteriormente la situazione.

Le iniziative di contrasto

Organizzazioni internazionali come il Cheetah Conservation Fund (CCF) stanno lavorando per contrastare il traffico di ghepardi attraverso diverse strategie. Queste includono operazioni di salvataggio, sensibilizzazione delle comunità locali, collaborazione con le autorità governative e sviluppo di programmi di conservazione sul campo.

Il CCF gestisce tre “Cheetah Safe Houses” a Hargeisa, la capitale del Somaliland, dove i cuccioli salvati ricevono cure veterinarie e assistenza 24 ore su 24. Inoltre, l’organizzazione sta costruendo un centro di salvataggio e conservazione dei ghepardi di 800 ettari, destinato a diventare il primo parco nazionale del Somaliland.

A livello internazionale, il CCF collabora con la Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES) e con altre organizzazioni per rafforzare le leggi contro il traffico di fauna selvatica e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità del problema.

Il ruolo della comunità internazionale

La lotta contro il traffico di ghepardi richiede un impegno coordinato a livello globale. È fondamentale che i Paesi di origine, transito e destinazione collaborino per rafforzare le leggi, migliorare l’applicazione delle normative e sviluppare strategie di conservazione efficaci.

Inoltre, è essenziale sensibilizzare il pubblico sui rischi e le implicazioni etiche dell’acquisto di animali esotici come animali domestici. Le campagne educative possono contribuire a ridurre la domanda e, di conseguenza, il traffico di fauna selvatica.

Il salvataggio dei dieci cuccioli di ghepardo in Somaliland rappresenta una vittoria nella lotta contro il traffico illegale di fauna selvatica. Tuttavia, questo episodio evidenzia anche la necessità di un impegno continuo e coordinato per proteggere i ghepardi e altre specie minacciate.

Solo attraverso la collaborazione internazionale, la sensibilizzazione e la promozione di pratiche di conservazione sostenibili sarà possibile garantire un futuro per questi magnifici animali e preservare la biodiversità del nostro pianeta.

31 Agosto 2025 ( modificato il 29 Agosto 2025 | 10:48 )
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