6:31 pm, 26 Agosto 25 calendario

Bellezza mediterranea sospesa tra bianco e blu

Di: Redazione Metrotoday
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Sidi Bou Saïd, il gioiello nascosto che trasporta altrove

Quando le prime immagini del borgo tunisi­no Sidi Bou Saïd esplodono sullo schermo, il cuore balza: le case imbiancate, le persiane e le porte blu cobalto, le bouganville fucsia incastonate in vicoli silenziosi… tutto parla di un’atmosfera sospesa, sospesa tra sogno ed evocazione. Ma Sidi Bou Saïd non è un’illusione greca: è una gemma affacciata sul Mediterraneo, poco distante da Tunisi, che incanta viaggiatori, artisti e innamorati della bellezza autentica. Lontano dalle rotte turistiche affollate, conserva intatti fascino e suggestione.

Un’armonia cromatica voluta e preservata

Più che un borgo, sembra una scenografia teatrale in cui il bianco e il blu sono protagonisti. Un regolamento urbanistico storico impone il colore delle facciate, mantenendo coerenza visiva e identità culturale da decenni. Così, passeggiando per Rue Habib Thameur, stradina principale brulicante di botteghe artigiane, si respira un filo sottile che unisce architettura, storia e natura, tra ceramiche lavorate, tessuti e gioielli in argento.

Caffè e palazzi: riflessi d’arte e memoria

Il borgo non è solo paesaggio: è un luogo vivo, con una storia culturale intessuta nei caffè e nei cortili. Al Café des Nattes si incontravano Sartre e Klee, tra tè alla menta e tappeti colorati. Il Dar El Annabi, elegante palazzo-museo, evoca il passato domestico di una famiglia tunisina, tra cortili ombrosi e stanze d’altri tempi. Poco lontano, Ennejma Ezzahra, realizzato dal barone d’Erlanger, è un capolavoro di influenza europea e araba, oggi centro culturale dedicato alla musica araba, con giardini profumati di gelsomino.

Panorami da sogno in ogni angolo

Camminando senza fretta tra i vicoli pedonali, ogni svolta regala scorci imperdibili: il faro, le terrazze affacciate sul mare, la costa dipinta da luce e vento. Le rovine di Cartagine, a un passo, raccontano gloria antica, mentre le spiagge vicine, come Korbus o Djerba, garantiscono pause perfette tra cultura e relax.

Un borgo sospeso tra turismo di nicchia e fascinazioni internazionali

Il fascino di Sidi Bou Saïd seduce blogger, fotografi e creator di viaggi, ma resta ancora relativamente fuori dai grandi flussi turistici. È una meta ideale per chi cerca autenticità, arte, silenzi e tramonti memorabili, pur rimanendo nel cuore vivo della storia mediterranea.

Uno scorcio dall’Italia (e non solo): bianco, blu e attrazione mediterranea

Se l’attenzione si sposta più a sud, in Puglia, emerge un altro esempio di fascino bianco e blu — ma questa volta proiettato nell’ospitalità deluxe: il Borgobianco Resort & Spa, a Polignano a Mare. Questa masseria cinque stelle riprende l’estetica mediterranea per trasformarla in un rifugio di charme.

Immersa tra uliveti e vigneti, poggia su una scogliera che si affaccia sull’Adriatico. Le camere e le suite, arredate con gusto tra tradizione e comfort contemporaneo, spesso si affacciano su terrazzi e patii che guardano il mare o la campagna. La SPA “Unica” (1.000 m²) offre hydrojet, sauna, bagno turco, piscina interna riscaldata e trattamenti rigeneranti con oli locali, per conciliare relax e lusso.

Il ristorante White propone piatti mediterranei e pugliesi con ingredienti freschi, perfetti da gustare all’aperto. Il tutto arricchito da feedback entusiasti: ospiti definiscono l’esperienza “meravigliosa”, la piscina “bellissima” e il personale “eccezionale”, con servizi apprezzati come shuttle, colazione panoramica e atmosfera rilassata. Il resort è anche location ideale per eventi, workshop, matrimoni, grazie a spazi eleganti ed evocativi.

Metafora del bianco e blu: un filo tra rive affinché il Mediterraneo parli

Da uno scorcio tunisino che sembra estratto da un’ocra mediterranea a un resort di charme in Puglia, il tema del bianco e del blu si ripete come un codice estetico che sa di mare, storia e accoglienza raffinata. Entrambi i luoghi raccontano la stessa tensione: tra passato culturale e modernità, tra paesaggio identitario e sguardo internazionale.

Sidi Bou Saïd è un borgo che vive di memoria, artigianato, pensiero; Borgobianco è un sogno contemporaneo dove tradizione e servizi si fondono. Ma in entrambi, la luce del Mediterraneo è protagonista: ritmata dalle onde, dai sampietrini, dai riflessi sui muri, come una promessa visiva di bellezza che non stanca mai.

Entrambi i luoghi — uno reale, sospeso tra le colline tunisine; l’altro una masseria trasformata in un’oasi di lusso italiano — rappresentano pagine diverse di un’unica narrazione mediterranea, che unisce bianco e blu come segni identitari, tra cultura, turismo e accoglienza. Sidi Bou Saïd incanta con la sua autenticità e storia, il Borgobianco con il suo raffinato abbraccio contemporaneo. Entrambi invitano a viaggiare, con gli occhi e i sensi, sul filo sottile che lega oriente e occidente, passato e futuro.

26 Agosto 2025 ( modificato il 23 Agosto 2025 | 18:39 )
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