11:46 am, 22 Agosto 25 calendario

L’intesa Usa-Ue sui dazi: più luce che ombre nel futuro del commercio transatlantico

Di: Redazione Metrotoday
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In un momento di tensioni crescenti tra le due sponde dell’Atlantico, gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno siglato un accordo commerciale destinato a ridefinire i termini del loro scambio economico. L’intesa, raggiunta lo scorso 27 luglio durante un incontro tra il presidente statunitense Donald Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ha ufficializzato diversi punti cardine.

Cosa prevede l’accordo?

La misura centrale dell’accordo è la fissazione di un tasso massimo del 15% sulle importazioni Ue negli Usa, comprensivo dei dazi di base (MFN) e di quelli aggiuntivi previsti dalle indagini “Section 232”. Questo vale per automobili, componenti, farmaci generici, semiconduttori e legname fra gli altri prodotti

Tuttavia, per alcuni beni specifici—cork, aeromobili e relativi pezzi, precursori chimici, risorse naturali indisponibili in Usa—verrà applicata solo la tariffa MFN, senza supplementi

Riduzione progressiva dei dazi auto

L’attuale dazio del 27,5% sui veicoli e componenti europei verrà ridotto al 15% non appena Bruxelles approverà la legislazione che elimina i dazi sui prodotti industriali americani.L’entrata in vigore avverrà il mese stesso della presentazione normativa Ue

Impegni d’investimento e acquisto transatlantici

L’Ue promette investimenti negli Stati Uniti per 600 miliardi di dollari nell’arco del mandato presidenziale statunitense, raddoppiando i flussi già esistenti. Contestualmente, l’Ue si impegna ad acquistare energia Usa per 750 miliardi di dollari (petrolio, gas liquido, nucleare) e chip AI per almeno 40 miliardi entro il 2028. Inoltre, via libera a forniture Usa di prodotti agricoli, ittici e materiali militari da parte dell’Ue.

Semplificazione e cooperazione normativa

L’accordo prevede lo snellimento delle procedure burocratiche (certificati sanitari, normative settoriali), l’eliminazione dei dazi sulle trasmissioni elettroniche, l’allineamento sui controlli di sicurezza economica e spinte per l’accesso al mercato per Pmi e settori digitali.

Tra opportunismo e pragmatismo: una linea sottile

Da un lato, l’accordo evita il rischio di una guerra commerciale—fissata su due sponde del globo come il ramo della speranza—e garantisce stabilità nei rapporti economici tra i due blocchi economici più grandi del mondo. Dall’altro, si tratta di concessioni considerevoli da parte Ue, che passa da un quadro normativo con tariffe medie dell’ordine del 4-5% a un nuovo regime oneroso su larga scala.

Reazioni divergenti nel continente

Ottimismo controllato per mitigare la crisi

Leader come la cancelliera tedesca Merz hanno sottolineato come l’accordo eviti effetti drammatici per l’economia orientata all’export della Germania. In Irlanda, il settore farmaceutico ha accolto il vincolo massimo del 15% come “scudo” utile per la sopravvivenza produttiva.

Scetticismo e critiche frontalmente politiche

Il primo ministro francese François Bayrou ha definito l’intesa un “giorno oscuro”, interpretando l’accordo come una resa alle minacce tariffarie statunitensi. Analisti economici, tuttavia, segnalano come l’Ue possa trarre vantaggio nel medio termine da nuovi flussi commerciali e dalla maggiore competitività derivante da un contesto economico differente.

Scadenze, «verità» e rischio di ripensamenti

L’accordo pone una sfida politica: l’effettiva riduzione dei dazi Usa dipende dalla capacità dell’Ue di approvare rapidamente la propria legislazione. Il tempo sarà una leva cruciale per misurare l’efficacia reale dell’intesa.

Donald Trump, inoltre, mantiene la «minaccia sullo sfondo» di aumentare i dazi fino al 35% qualora gli impegni Ue non venissero mantenuti

Quale futuro per il commercio transatlantico?

Questo accordo, pur segnato dalle tensioni politiche, potrebbe essere il punto di partenza per una piattaforma commerciale più moderna, che tenga conto di temi strategici come sicurezza economica, tecnologia, digitalizzazione e sostenibilità.

Resta però centrale lavorare su due temi complementari:

  • assicurare trasparenza e flessibilità nell’implementazione;
  • coinvolgere in modo omogeneo tutti i paesi Ue, evitando frizioni interne
22 Agosto 2025
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