6:14 pm, 21 Agosto 25 calendario

Scoperta l’origine delle ondate di calore nel Mediterraneo

Di: Redazione Metrotoday
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Una recente scoperta ha svelato l’origine delle ondate di calore nel Mar Mediterraneo, portando a previsioni climatiche più accurate.

Le zone di alta pressione provenienti dall’Africa, caratterizzate da aria calda e secca, possono persistere fino a cinque giorni consecutivi sul Mediterraneo, causando la stagnazione dei venti e un rapido riscaldamento delle acque superficiali. Questo meccanismo è stato dettagliato in uno studio pubblicato sulla rivista Nature Geoscience, condotto dal Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC) di Bologna, sotto la direzione di Giulia Bonino.

Grazie alla collaborazione tra oceanografi e meteorologi, i ricercatori hanno analizzato dati raccolti nell’arco di 40 anni (dal 1982 al 2022) su 123 eventi significativi di ondate di calore marine, coprendo oltre 100.000 chilometri quadrati. È emerso che le ondate di calore marine nel Mediterraneo diventano da quattro a cinque volte più probabili in presenza di venti deboli.

La ricerca ha messo in luce il fenomeno delle intrusioni di aria calda dall’Africa, causate da ‘dorsali subtropicali’, comunemente note come ‘anticicloni africani’, che si verificano soprattutto in estate. Quando queste dorsali si stabilizzano sul Mediterraneo per cinque giorni o più, i venti dominanti si fermano, portando a un accumulo di calore nelle acque superficiali.

Ronan McAdam, ricercatore del CMCC e coautore dello studio, ha dichiarato: “Il nostro studio identifica le condizioni favorevoli alle ondate di calore marine, rivelando che sono innescate da dorsali subtropicali persistenti che indeboliscono i venti nella zona“.

Questi risultati pongono le basi per lo sviluppo di sistemi di previsione più accurati, fondamentali per proteggere gli ecosistemi marini da eventi estremi futuri.

Dato che il Mediterraneo si riscalda più rapidamente della media globale, conoscere con precisione il momento in cui si verificherà un’ondata di calore è cruciale. “Questi risultati sono essenziali per migliorare i sistemi di previsione e i modelli del sistema Terra, rappresentando un passo fondamentale verso strategie efficaci di allerta precoce e mitigazione nel bacino”, ha concluso McAdam.

21 Agosto 2025 ( modificato il 17 Agosto 2025 | 18:21 )
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