12:04 pm, 20 Agosto 25 calendario

Mozzarella sotto allerta: la catena dei richiami Granarolo

Di: Redazione Metrotoday
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Un richiamo che coinvolge più marchi

Nelle ultime settimane, diversi supermercati hanno ritirato dalla vendita mozzarelle di marchi noti come Valbontà Penny Market, Latbri, Conad e Carrefour Classic. Il motivo del richiamo: una potenziale presenza di corpi estranei metallici all’interno del prodotto, legata a specifici lotti

Le confezioni coinvolte sono:

Valbontà Penny Market, confezioni 4 × 125 g, lotto N5205E, scadenza 17/08/2025

Latbri, confezioni da 125 g, lotto N5205D, scadenza 22/08/2025

Conad, confezioni da 3 × 125 g e singole da 125 g, lotto N5205D, scadenza 15/08/2025

Carrefour Classic Maxi Pack (3×125 g), lotto N5205E, scadenza 18/08/2025

In tutti i casi, i prodotti sono fabbricati dallo stesso stabilimento della Granarolo Spa situato a Usmate Velate (Monza e Brianza), identificabile con il codice comunitario IT 03 144 CE

Cosa dicono le autorità e i distributori

Il ministero della Salute ha emesso un avviso di richiamo ufficiale invitando i consumatori a non consumare i prodotti interessati e a restituirli al punto vendita per rimborso o sostituzione.

Anche la Defense Commissary Agency (DeCA), organo statunitense che gestisce le commissarie militari in Europa, ha notificato il richiamo per il lotto N5205D (scadenza 22/08/2025).

Il richiamo è cautelativo, ma i frammenti metallici possono provocare traumi a bocca, esofago o stomaco, in particolare se ingeriti accidentalmente.

Impatti sulla filiera alimentare

La Granarolo è un nome radicato nell’alimentare italiano. Un richiamo così ampio e mediatico mina la fiducia dei consumatori, mentre le catene distributive (Conad, Penny, Carrefour) subiscono rilanci e rallentamenti nelle vendite. Questo episodio evidenzia l’importanza di protocolli di qualità rigorosi lungo tutta la filiera produttiva, a cominciare dall’imballaggio fino ai controlli post-imbottigliamento.

I consumatori, oggi sempre più attenti, chiedono trasparenza e sicurezza — due parametri messi alla prova.

Il precedente recente: plastica nei prodotti

Solo poche settimane prima, un altro richiamo simile aveva interessato un lotto di mozzarella fresca Granarolo per il sospetto di presenza di frammenti plastici. In quel caso, la produzione avveniva nello stabilimento di Vinchiaturo (Campobasso) da parte della Centrale del Latte del Molise. Tale circostanza genera interrogativi sulla sicurezza dei controlli e sulla consistenza delle procedure interne all’azienda.

Consigli pratici per il consumatore

Cosa fare ora se si è acquistato uno dei prodotti coinvolti:

  • Verificare il lotto e la data di scadenza sulle confezioni in frigorifero. Se corrispondono a quelli indicati, non consumare il prodotto.
  • Restituire il prodotto nel punto vendita, anche senza scontrino, per ottenere il rimborso o una sostituzione.

Informarsi presso i canali ufficiali del Ministero della Salute per ricevere comunicazioni aggiornate.

Fare attenzione a notifiche di richiami su altri alimenti: un richiamo può essere il campanello d’allarme per revisare abitudini d’acquisto.

Dietro un semplice richiamo alimentare si cela una rete complessa di produzione, distribuzione e fiducia. L’allerta sulle mozzarelle Granarolo mette in luce quanto sia cruciale mantenere standard elevati, soprattutto per prodotti diffusi quotidianamente. Anche un’azienda consolidata può trovarsi al centro di una crisi comunicativa: resta quindi fondamentale rispondere con tempestività e trasparenza.

I consumatori sono chiamati all’attenzione: leggere l’etichetta può salvare la giornata.

20 Agosto 2025 ( modificato il 21 Agosto 2025 | 22:12 )
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