Il malore che spezza il duello: Sinner vittima di un’improvvisa indisposizione

Nella finale del Masters 1000 di Cincinnati, Jannik Sinner è costretto al ritiro per malessere dopo appena 23 minuti, con Carlos Alcaraz in vantaggio 5-0. Uno stop che lancia interrogativi sulla forma del n.1 del mondo a pochi giorni dall’inizio dello US Open.
Blocco emotivo sul cemento dell’Ohio
L’attesa finale tra i numeri 1 e 2 del ranking ATP è durata meno del previsto. Jannik Sinner, in evidente difficoltà fisica, cede la partita a Carlos Alcaraz sul punteggio di 0-5 nel primo set, ritirandosi dopo soli 23 minuti di gioco. Le condizioni climatiche—32 gradi e umidità elevata—hanno aggravato lo stato di salute dell’azzurro, colto da malessere già nella notte precedente.
Tra rispetto e sportività: un Alcaraz comprensivo
Al termine del match lampo, lo spagnolo Alcaraz ha rivolto parole di vicinanza a colui che avrebbe dovuto essere l’avversario sul campo: “This is not the way that I want to win trophies… you are a true champion”. Un messaggio visivo – uno “Sorry Jannik” inciso sulla telecamera – ha suggellato il rispetto tra i due giovani fuoriclasse.
Il colpo che interrompe una serie impressionante
La resa di Sinner interrompe bruscamente una striscia di 26 vittorie consecutive su cemento e 12 successi consecutivi nel 2025. Inoltre, salta il tentativo di difesa del titolo e il sogno di diventare il primo giocatore dopo Federer a vincere Cincinnati per due anni di fila.
Implicazioni per lo US Open: ombre sul n.1 del mondo
Il ritiro di Sinner ha inevitabili ripercussioni sul programma dello US Open. Il campione in carica rinuncia al doppio misto assieme a Katerina Siniakova per concentrarsi sul recupero in vista del torneo singolare. Alcaraz, dall’altra parte, vola a New York per prendere parte all’inedita manifestazione dei doppi misti—questa volta in coppia con Emma Raducanu.
Una rivalità che scrive la storia
Il loro duello, divenuto simbolo della nuova epoca tennistica, ha già prodotto momenti epici: la finale del Roland Garros più lunga della storia (5 h 29 min) e una rivincita a Wimbledon segnata dalla personalità di Sinner. Ora, quello che doveva essere un altro capitolo avvincente si trasforma in sospensione: Alcaraz conduce 9-5 negli scontri diretti.
Un finale che scuote e mette in guardia
Il ritiro inatteso fa emergere un altro lato della competizione: le pressioni fisiche e mentali cui sono sottoposti i top player, soprattutto a ridosso di uno Slam. Le condizioni meteorologiche in Ohio favoriscono l’incertezza, gettando un’ombra sulla tenuta atletica di Sinner nel prosieguo della stagione.
Questa finale di Cincinnati si chiude anzitempo, ma rimane impressa nella memoria come un monito: anche i più forti possono cedere davanti all’imprevisto. Alcaraz conquista il titolo, ma il sapore è amaro; Sinner è chiamato a una pronta ripresa per difendere il suo regno a New York. Nel frattempo, il tennis osserva e riflette: la salute prima del risultato, sempre.
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