7:20 pm, 19 Agosto 25 calendario

Gasolio “allungato”: Scandalo a Valmontone tra frodi, motori e ambiente

Di: Redazione Metrotoday
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Un distributore nel Sud della provincia romana sotto accusa: oltre duemila litri di gasolio adulterato scoperti e sequestrati. L’operazione congiunta tra Dogane e Guardia di Finanza fa emergere una truffa ai danni dei consumatori e dell’ambiente. Analizziamo dinamiche, pericoli, contesto generale e cosa rischiano automobilisti e territorio.

La scoperta dell’imbroglio

Durante controlli a tappeto nei territori di Valmontone, Colleferro e Genazzano, gli agenti delle Dogane di Roma e la Guardia di Finanza hanno incrociato un distributore finito nel mirino. Nei serbatoi sono stati trovati oltre 2 000 litri di gasolio adulterato: un combustibile con un punto di infiammabilità nettamente al di sotto dei parametri di legge, segno evidente di una miscela manipolata per aumentare i profitti a scapito della qualità e della sicurezza. Per questo, il titolare è stato denunciato per frode in commercio presso la Procura di Velletri.

Una frode su più fronti

Il carburante alterato non è innocuo: un punto di infiammabilità così basso mette a rischio sia i componenti del motore che la sicurezza dell’ambiente e delle persone. Dai filtri ai sistemi di iniezione, fino all’accensione, ogni parte è potenzialmente compromessa. Non da meno è l’impatto ecologico: dispersione di componenti chimici pericolosi può contaminare suolo, acque superficiali e sotterranee.

Un fenomeno più ampio di quanto si creda

Quella di Valmontone non è un’eccezione. Nel Lazio in particolare, negli ultimi 18 mesi sono stati oltre 350 i controlli tra Roma e provincia, con più di 200 violazioni accertate: tra le irregolarità riscontrate, prezzi non trasparenti, sistemi di erogazione difettosi, litri mancanti, ma anche carburante annacquato con oli esausti o acqua. La rete di frodi nel settore è strutturata e trasversale.

Sicurezza, ambiente, portafoglio: chi paga il conto?

  • Per i consumatori: rischi concreti di danni al veicolo, spese impreviste e perdita di fiducia nelle stazioni di servizio.
  • Per l’ambiente: combustibili fuori norma peggiorano inquinamento dell’aria e del suolo, con potenziali effetti sulla salute pubblica.
  • Per lo Stato: frode fiscale, mancata applicazione delle normative e sanzioni inadempiute generano un danno economico più ampio.

Come difendersi dal rifornimento “drogato”?

Per non cadere nelle trappole dei disonesti, è bene fare attenzione a:

  • Prezzi eccessivamente bassi rispetto alla media;
  • Reazioni insolite del veicolo dopo il pieno: mancate accensioni, cali di potenza, consumi anomali;
  • Conservare sempre lo scontrino per eventuali contestazioni;
  • In caso di sospetti, richiedere un campione da far analizzare e segnalare tempestivamente alle autorità competenti.

Oltre Valmontone: un problema nazionale

Non solo Lazio: casi analoghi si stanno emergendo a macchia di leopardo anche in Lombardia (Vittuone) e Sicilia (Siracusa), con sequestri di migliaia di litri di carburante adulterato. Il fenomeno, diffuso, richiede una risposta coordinata a livello nazionale, tra Agenzia delle Dogane, Guardia di Finanza e ministero dell’Ambiente.

L’operazione a Valmontone riaccende i riflettori su un problema che va oltre un singolo distributore: è una battaglia culturale per il rispetto delle regole, la tutela dei consumatori e la salvaguardia dell’ambiente. Un rifornimento sicuro non è mai solo una questione tecnica, ma un diritto fondamentale.

19 Agosto 2025 ( modificato il 20 Agosto 2025 | 19:28 )
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