Quando gli animali sostituiscono i bambini

Il Financial Times offre uno sguardo incisivo sull’Italia, descrivendo un Paese nel pieno di un inverno demografico, dove i neonati vengono sempre più sostituiti da cani e gatti.
“Con meno figli e nipoti da coccolare, gli italiani riversano sempre più energia emotiva — e denaro — verso una crescente schiera di animali viziati”, scrive il quotidiano londinese.
Nel 2022, gli italiani hanno speso ben 6,8 miliardi di euro per la cura dei propri animali domestici, un trend che evidenzia un cambiamento nelle priorità della società.
Un esempio emblematico di questa trasformazione è il Dog Relais, un esclusivo hotel di lusso per cani aperto presso l’aeroporto di Roma Fiumicino. Con una capacità di 40 cani, la struttura offre un’esperienza di soggiorno unica, con camere dotate di raffreddamento a pavimento, aromaterapia e persino massaggi all’arnica. Roberto Tortorella, il responsabile della struttura, spiega che l’obiettivo è garantire ai cani una permanenza serena durante l’assenza dei loro padroni, creando un ambiente dove possano sentirsi amati e liberi.
Questo fenomeno riflette una più ampia trasformazione culturale in Italia, dove gli animali domestici stanno guadagnando un ruolo sempre più centrale. Con il calo delle nascite e l’aumento della solitudine sociale, molte famiglie stanno investendo tempo e risorse negli animali. Secondo Nomisma, le spese per la cura degli animali domestici nel 2022 hanno raggiunto i 6,8 miliardi di euro, con un’offerta che spazia da asili per animali a funerali specializzati.
Attualmente, circa il 40% delle famiglie italiane possiede animali domestici, un numero in crescita ma ancora inferiore rispetto al Regno Unito (60%) e agli Stati Uniti (66%).
A Roma, i cani sono ben accolti in ristoranti e supermercati, e perfino in Parlamento, dove la senatrice Michaela Biancofiore ha ottenuto il permesso di portare la sua cagnolina Puggy al lavoro.
Tuttavia, questo cambiamento non è privo di critiche. Papa Francesco ha espresso preoccupazione per il fatto che l’amore per gli animali stia sostituendo quello per i figli. Nonostante ciò, anche la politica si sta adattando a questa nuova realtà: il governo Meloni ha introdotto un “bonus animali” per supportare i proprietari anziani con le spese veterinarie e ha inasprito le pene per chi maltratta gli animali.
Guglielmo Giordano, fondatore di MyLav, osserva che “gli animali sono diventati centri di affetto”, un’affermazione supportata da scene quotidiane nei parchi, dove gli animali sono trattati con la stessa cura riservata ai bambini. Come sottolinea Tortorella, “Oggi si fa per i cani quello che un tempo si faceva solo per i bambini”.
L’Italia sta cambiando, e lo sta facendo a misura di zampa.
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