Le pretese di Putin per la pace in Ucraina: territori, lingua e sicurezza

Dopo il summit di Ferragosto in Alaska, Vladimir Putin e Donald Trump hanno lasciato l’incontro senza un accordo formale per un cessate il fuoco in Ucraina. Tuttavia, sono emerse diverse richieste che il leader del Cremlino ha posto sul tavolo, ora destinate al presidente ucraino Zelensky e ai leader europei, futuri interlocutori di Trump. Ma cosa chiede realmente Putin per giungere a una pace duratura?
Una soluzione definitiva
Putin non mira a un semplice cessate il fuoco temporaneo; desidera un accordo globale che ponga fine alla guerra. Questa richiesta di una soluzione definitiva ha trovato un certo favore da parte di Trump, che ha dimostrato apertura a questo approccio.
Controllo sul Donetsk
Il presidente russo pretende che l’Ucraina si ritiri completamente dal Donetsk. Se Kiev accettasse, Mosca, già in controllo della quasi totalità dell’oblast di Lugansk, otterrebbe il dominio su tutta la regione del Donbass.
Congelamento del fronte
Per quanto riguarda le altre due oblast parzialmente occupate, Kherson e Zaporizhzhia, Putin propone di congelare la situazione attuale del fronte. In cambio, garantisce di non attaccare né di conquistare ulteriori aree, creando così una sorta di status quo.
Riconoscimento della lingua russa
Una delle richieste più controverse riguarda il riconoscimento del russo come lingua ufficiale in Ucraina. È difficile stabilire se questa richiesta sia più simbolica o provocatoria, ma rappresenta un punto cruciale nelle trattative. Putin chiede garanzie di sicurezza per le chiese ortodosse legate al patriarcato di Mosca.
Con queste richieste, il Cremlino cerca di stabilire un quadro che possa portare alla fine del conflitto, ma non senza sollevare interrogativi e preoccupazioni tra i leader occidentali e ucraini sul futuro della regione.
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