La tecnologia italiana per combattere la deforestazione
Un aiuto per tutto il mondo
L’innovativo sistema di controllo delle foreste italiano si propone di sostenere i paesi dell’America Latina nell’allinearsi alle nuove normative europee sull’importazione di legno. Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento anti-deforestazione EUDR (European Deforestation Regulation) nel gennaio 2026, l’Unione Europea intende garantire che il proprio mercato non contribuisca al disboscamento globale, richiedendo geolocalizzazione e tracciabilità per ogni prodotto importato.
Un cambio di paradigma normativo
Già slittata di 12 mesi, questa legge richiede agli operatori di dimostrare che il legno importato non provenga da aree deforestate. Mentre l’attuale EUTR (European Timber Regulation) richiedeva solo documentazione, l’EUDR aggiunge la necessità di dati di geolocalizzazione per ogni tratto di raccolta. L’Italia, terzo importatore mondiale di legno per arredi, copre l’80% del proprio fabbisogno attraverso importazioni e deve prepararsi adeguatamente.
Lo smart forest monitoring
In questo contesto, i carabinieri forestali italiani stanno sviluppando un sistema di “smart forest monitoring” in collaborazione con il CNR, il CREA e il MIT. Questa tecnologia è stata progettata per rispondere alle esigenze di reporting internazionale e per effettuare controlli quasi in tempo reale. Utilizza il telerilevamento da satellite e squadre di monitoraggio a terra dotate di droni e sensoristica avanzata. L’obiettivo è non solo monitorare le foreste italiane, ma anche estendere questa capacità ai paesi da cui l’Italia importa legno, in particolare quelli con ecosistemi più fragili.
Adattamento alle diverse condizioni ambientali
Adattare il sistema di monitoraggio alle diverse condizioni ambientali e agricole dei paesi tropicali rappresenta una sfida significativa. I controlli attuali, focalizzati su coltivazioni come cacao e caffè, devono essere ottimizzati per evitare falsi positivi che potrebbero danneggiare le comunità locali. Collaborazioni con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) sono in corso per migliorare l’accuratezza dei dati e ridurre gli errori.
Impatto economico e sociale
Il nuovo regolamento europeo potrebbe avere un impatto significativo sull’economia di alcuni paesi, costringendoli a migliorare la loro capacità di monitoraggio e controllo. Paesi come Brasile, Indonesia e Vietnam, così come le piccole nazioni balcaniche, devono affrontare questa sfida per continuare a esportare legno in Europa. L’Italia deve anche considerare il supporto necessario per garantire che queste nazioni possano adeguarsi alle normative senza compromettere le loro economie.
Opportunità di innovazione
La Macedonia del Nord sta già cercando di colmare il gap di competenze e strumenti attraverso l’introduzione di un nuovo sistema informativo forestale e meccanismi di tracciabilità elettronica. Anche in Bosnia Erzegovina e Albania, i governi si trovano a dover affrontare sfide significative per garantire una gestione sostenibile delle risorse forestali. La corruzione e le strutture amministrative complesse rappresentano ostacoli all’implementazione di pratiche forestali responsabili.
La tecnologia italiana per il monitoraggio delle foreste non solo rappresenta una risposta alle esigenze normative europee, ma offre anche un’opportunità per promuovere pratiche sostenibili e responsabili in tutto il mondo, contribuendo a combattere la deforestazione e a proteggere le risorse naturali.
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