1:55 am, 17 Agosto 25 calendario

DISCORDIA – La nuova forma di dominazione mondiale

Di: Mauro Falcão
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“Il modo più facile per distruggere qualcuno è farlo lottare contro chi ama…”

E se la strategia di dominazione più pericolosa non fosse la guerra armata, ma la guerra emotiva? E se il vero obiettivo non fosse solo conquistare territori, ma conquistare il territorio della mente e del pensiero?

Non è necessario spendere miliardi in armi se è possibile seminare la discordia. È più economico manipolare le menti che affrontare eserciti. Quando la società si divide in campi opposti, diventa fragile e vulnerabile. E, nel silenzio di questa fragilità, coloro che hanno provocato la discordia raccolgono il loro vero premio: il guadagno di capitale. Mentre tutti litigano, loro accumulano potere economico, influenza e controllo su mercati e decisioni politiche.

L’effetto è devastante. I paesi si frammentano, le famiglie rompono i legami, le coppie si separano, i fratelli smettono di parlarsi, tutto in nome di ideologie che, nella maggior parte dei casi, non sono state nemmeno create da loro, ma attentamente piantate da chi lucra sulla divisione.

I media e i social network, consapevolmente o meno, diventano moltiplicatori di questa strategia. Bastano titoli tendenziosi, spezzoni di video decontestualizzati o frasi provocatorie per infiammare gli animi e trasformare le normali divergenze in odio irrazionale. Nel frattempo, il vero nemico, colui che manipola e trae beneficio dalla confusione, rimane invisibile, protetto dalla cortina di fumo che egli stesso ha creato.

Gesù, avvertendo che “ogni casa divisa contro sé stessa non potrà resistere“, ha rivelato un principio eterno: non c’è forza capace di resistere quando la divisione corrode dall’interno. E questa verità serve sia per le famiglie che per le nazioni.

Se continuiamo a lottare gli uni contro gli altri, staremo servendo esattamente lo scopo di questa strategia. Il vicino che la pensa diversamente, il parente con un’altra visione politica, l’amico con un’altra fede, nessuno di loro è il vero nemico. Il vero nemico è chi vuole che questa lotta non finisca mai.

Il primo passo per sconfiggere questa guerra invisibile è rifiutarsi di giocare il gioco. È recuperare la capacità di conversare, di dissentire e, nonostante ciò, di rimanere uniti in ciò che conta davvero: proteggere la nostra libertà, la nostra pace e la nostra dignità.

Perché la forza di un popolo non sta nel fatto che tutti pensino allo stesso modo, ma nel fatto che rimangano uniti, anche quando pensano diversamente.

17 Agosto 2025
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