Jensen Huang: da lavapiatti a CEO di Nvidia, la storia di un visionario

Jensen Huang, il carismatico co-fondatore e CEO di Nvidia, rappresenta un simbolo del sogno americano.
Arrivato negli Stati Uniti a soli 10 anni da Taiwan, ha iniziato la sua avventura lavando piatti e pulendo bagni in un collegio del Kentucky. Oggi Huang guida la società tecnologica più preziosa al mondo, con una capitalizzazione di mercato che supera i 4.400 miliardi di dollari, più della somma delle borse di Londra e Francoforte.
L’infanzia di Huang non è stata affatto facile. Trasferito negli Stati Uniti dagli zii, ha dovuto affrontare numerose sfide, sviluppando una resilienza che si è rivelata cruciale nella sua carriera. Oggi, Nvidia non solo è un gigante nel settore dei chip grafici, ma è anche all’avanguardia nell’intelligenza artificiale. Con un patrimonio personale di 158 miliardi di dollari, Huang è tra gli uomini più ricchi del pianeta, secondo il Bloomberg Billionaire Index.
La storia di Huang è segnata da un’incredibile evoluzione personale e professionale. Dopo aver eccelso nel liceo, dove si è distinto anche nel ping-pong, ha conseguito una laurea in ingegneria elettrica all’Oregon State University. Mentre lavorava nella Silicon Valley, ha fondato Nvidia nel 1993 insieme a Chris Malachowsky e Curtis Priem, con un capitale iniziale di soli 600 dollari. I tre imprenditori si sono incontrati in un diner per discutere della loro visione, dando vita a una delle aziende più innovative del mondo.
Sotto la guida di Huang, Nvidia ha rivoluzionato il settore dei microchip, contribuendo significativamente alla crescita dell’intelligenza artificiale.
L’azienda è al centro della guerra dei microchip tra Stati Uniti e Cina, affrontando sfide come le pratiche monopolistiche e le politiche commerciali restrittive.
La visione di Huang non si ferma qui: prevede che il futuro dell’elaborazione dati risieda nella combinazione delle GPU classiche con i computer quantistici, aprendo la strada a nuove rivoluzioni industriali.
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