Grafene super veloce: la tecnica Rivoluzionaria per Chip e Batterie

Un’innovativa tecnica di produzione del grafene, realizzata all’Istituto di Scienza di Base in Corea del Sud, ha permesso di ottenere pellicole di grafene con prestazioni eccezionali, capaci di unire resistenza meccanica e conduttività elettrica senza precedenti. Questa scoperta, pubblicata su Nature Communications e guidata dal ricercatore Rodney Ruoff, ha accelerato la crescita del grafene di oltre venti volte rispetto ai metodi tradizionali, aprendo nuove strade per l’industria dei chip e delle batterie.

Il grafene, un singolo strato di atomi di carbonio disposti in un reticolo esagonale, è stato scoperto nel 2004 e da allora è stato considerato un materiale rivoluzionario con potenzialità che potrebbero trasformare molti settori tecnologici. Tuttavia, la produzione di grafene in grandi quantità e senza difetti è stata una sfida. La nuova tecnica utilizza un substrato poroso simile a una spugna, consentendo al grafene di crescere uniformemente e di essere facilmente separato, riducendo difetti e pieghe che affliggono altre tecniche.

Questa innovazione consente di ottenere valori di conducibilità elettrica e termica molto vicini ai limiti teorici del materiale. Con una velocità di produzione di 6,2 strati al secondo, il processo si rivela compatibile con la scala industriale, riducendo i tempi e i costi di lavorazione.

Yongqiang Meng, coautore dello studio, ha evidenziato come la capacità di pre-modellare le lamine metalliche durante la fase iniziale consenta di adattare il grafene a forme complesse. Questo porta a una flessibilità progettuale particolarmente interessante per la produzione di chip, essenziali per i data center, che gestiscono le pesantissime applicazioni di intelligenza artificiale di oggi. In questo contesto, l’efficienza termica e la miniaturizzazione sono cruciali.

Oltre all’elettronica, il grafene potrebbe migliorare le prestazioni delle batterie, riducendo i tempi di ricarica e aumentando la durata dei cicli. Il suo utilizzo come rivestimento per dissipare calore potrebbe trovare applicazione anche nell’industria automobilistica elettrica e nei dispositivi mobili di nuova generazione. Il prossimo passo sarà verificare la scalabilità del metodo e integrare il grafene nelle linee di produzione esistenti, assicurando standard qualitativi costanti.