Assassini di alberi: decine di piante avvelenate con clifosato in Assia
Il mistero degli “assassini di alberi” sconvolge la Germania: decine di piante secolari avvelenate con glifosato.
In Assia, precisamente a Riedstadt, sono stati avvelenati già dieci alberi, tra cui otto querce, un noce e un ippocastano. Il più emblematico di questi è la quercia Karl Spengler, alta 23 metri e vecchia di 200 anni, che ora versa in condizioni critiche, lasciando gli abitanti attoniti. La sua chioma diradata e le foglie cadute, molte delle quali presentano pigmentazioni anomale, raccontano una storia di avvelenamento intenzionale.
L’indagine e il glifosato
Dieci fori ben visibili alla base del tronco, con un diametro di 12-15 millimetri e profondi circa 15 centimetri, suggeriscono un’azione dolosa. Le analisi hanno confermato che l’albero è stato attaccato con massicce dosi di glifosato, un diserbante sospetto di essere cancerogeno se maneggiato senza precauzioni. I vigili del fuoco hanno tentato di salvare la pianta irrigandola abbondantemente, ma il futuro della quercia rimane incerto.
L’albero, che dal 1985 è un monumento naturale del distretto di Groß-Gerau, prende il nome da Karl Spengler, feldmaresciallo a Goddelau dal 1924 al 1950. La comunità, colpita da questo atto di vandalismo, ha promesso una ricompensa di 500 euro a chi fornirà informazioni sui responsabili. A circa duecento metri di distanza, altre due querce più piccole sono state trovate in condizioni simili, con buchi artificiali e segni di avvelenamento.
Un fenomeno preoccupante
Ancora più inquietante è che simili incidenti si sono verificati anche in altre località del sud e del centro dell’Assia. Due platani a Merianplatz, nel quartiere Nordend di Francoforte, hanno subito danni così gravi da dover essere abbattuti. Anche in questo caso, la corteccia presentava fori circolari da cui fuoriusciva un liquido bruno-rossastro, confermando l’uso di glifosato. La Capodipartimento ambientale Tina Zapf-Rodríguez ha espresso il suo sgomento, definendo incomprensibile tale cattiveria nei confronti dell’ambiente.
In un parco giochi a Limburgo, un carpino e due robinie appena piantate sono stati avvelenati. Anche qui, l’analisi del terreno ha rivelato la presenza di sostanze chimiche pericolose. La municipalità ha stimato i costi per le analisi, l’abbattimento e la ripiantumazione in circa 2.800 euro, richiedendo l’assistenza di potenziali testimoni.
Le conseguenze
La stessa sorte è toccata a un platano a Butzbach, avvelenato con lo stesso metodo. Il ripetersi di queste modalità – fori nella corteccia e l’uso di glifosato – ha sollevato preoccupazioni tra le autorità locali. Il Comune di Riedstadt ha specificato che, secondo l’articolo 303 del codice penale, il danneggiamento o l’abbattimento intenzionale di alberi è punibile con multe o reclusione fino a due anni, stigmatizzando gli “assassini di alberi”. Questo crimine non è solo un attacco alla natura, ma minaccia anche l’importanza dell’inverdimento urbano come misura di adattamento climatico.
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