Lavori in corso per il taglio dell’Irpef in manovra finanziaria

La parola d’ordine è chiara: aiutare il ceto medio.
Mentre le opposizioni, alimentate dalla crescita dei prezzi e dalle spiagge deserte, criticano il governo accusandolo di non intervenire sui salari, Forza Italia si fa portavoce della necessità di abbassare le tasse, puntando sul taglio dell’Irpef per gli scaglioni intermedi. La sfida ora è reperire i “circa 4 miliardi” necessari per realizzare questa riduzione fiscale, un punto cruciale del programma di centrodestra.
Il responsabile economico di Forza Italia, Maurizio Casasco, ha illustrato come una riduzione dell’aliquota dal 35% al 33% per i redditi fino a 60.000 euro comporterebbe un risparmio significativo: “440 euro” di imposte per i redditi fino a 50.000 euro e “1.440 euro” per quelli tra 50.001 e 60.000 euro. Per sostenere questa manovra, si propone un mix di strategie, tra cui “concordato fiscale, ravvedimento operoso e aumento dell’occupazione”, che potrebbero incrementare anche le entrate.
La prudenza finanziaria rimane una priorità per il governo, con Giancarlo Giorgetti che punta a mantenere il deficit sotto il 3% a partire dal 2026, in modo da uscire anticipatamente dalla procedura di infrazione. Gli incontri al Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) sono già iniziati, con Orazio Schillaci che ha ottenuto due miliardi aggiuntivi per la sanità, un tema caldo per l’opposizione.
Tuttavia, la lista delle necessità fiscali è lunga. Si deve stabilizzare l’Ires premiale recentemente sbloccata e trovare fondi per mille nuovi agenti di polizia penitenziaria, così come per un credito d’imposta di 250 milioni per il settore moda, voluto dal ministro Adolfo Urso. Inoltre, è fondamentale ricalibrare il tetto agli stipendi della Pubblica Amministrazione, dopo la bocciatura della soglia di 240.000 euro da parte della Corte Costituzionale.
Infine, Forza Italia ha chiesto anche la “detassazione degli straordinari” e dei “rinnovi contrattuali”, mentre la proposta della Lega sulla rottamazione fiscale continua a essere un tema caldo. Un disegno di legge è attualmente in fase avanzata in commissione Finanze al Senato e, a settembre, passerà alla fase degli emendamenti.
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