Dividendi 2024: ecco quanto Hanno Incassato Elkann e Agnelli dalla Giovanni Agnelli Bv

Nel 2024, la Giovanni Agnelli Bv, la cassaforte della dinastia Agnelli-Elkann, ha incassato nuovi dividendi da Exor, principale azionista della holding. Secondo i documenti analizzati, il patrimonio netto della Giovanni Agnelli Bv ha registrato un lieve calo, passando da 834,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023 a 757,3 milioni di euro al 31 dicembre 2024. Tuttavia, i debiti bancari sono aumentati, raggiungendo 517,8 milioni di euro, mentre i debiti complessivi sono passati da 506,3 milioni a 578,8 milioni.
Nel bilancio non sono specificati i ricavi, ma la Giovanni Agnelli Bv ha ricevuto circa 57 milioni di euro di dividendi da Exor nel 2024. Tradizionalmente, questi dividendi vengono distribuiti tra gli azionisti, quindi è probabile che John Elkann, Lapo Elkann, Andrea Agnelli e Alessandro Nasi ricevano una parte significativa di questa somma.
L’azionariato della Giovanni Agnelli Bv è strutturato in vari rami. Dopo gli ultimi aggiustamenti, il ramo Dicembre, guidato da John Elkann, ha incrementato il suo controllo sulla società fino al 41%. Gli eredi di Maria Sole detengono il 12,35%, mentre gli eredi di Umberto Agnelli, rappresentati da Andrea e Anna Agnelli, possiedono l’8,96%.
Ecco come si suddividerebbero i 57 milioni di euro di dividendi tra i vari rami della famiglia:
Dicembre (John Elkann e eredi Giovanni Agnelli) – 41%: 23,4 milioni di euro
Ramo Maria Sole Agnelli – 12,35%: 7 milioni di euro
Ramo Umberto Agnelli (Andrea e Anna Agnelli) – 8,96%: 5,1 milioni di euro
Ramo Giovanni Nasi – 8,7%: 4,9 milioni di euro
Ramo Laura Nasi-Camerana – 6%: 3,4 milioni di euro
Ramo Cristiana Agnelli – 5,05%: 2,9 milioni di euro
Ramo Susanna Agnelli – 4,7%: 2,7 milioni di euro
Ramo Clara Nasi-Ferrero di Ventimiglia – 3,4%: 1,9 milioni di euro
Ramo Emanuele Nasi – 2,5%: 1,4 milioni di euro
Ramo Clara Agnelli – 0,28%: 160 mila euro
La Giovanni Agnelli Bv ha come unico investimento quello in Exor, con John Elkann come CEO.
Negli ultimi anni, la holding ha diversificato i suoi investimenti in moda, tecnologia e salute, accanto alle controllate storiche come Juventus, Ferrari e Stellantis, nonché investimenti in startup attraverso Lingotto.
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