Cessate il fuoco Immediato per salvaguardare vita e maternità a Gaza

La Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica (FNOPO) esprime un profondo sconcerto e dolore per la grave crisi umanitaria che colpisce la Striscia di Gaza, infliggendo un impatto devastante su donne, neonati, bambini e famiglie. Questa situazione di emergenza è inaccettabile e non può essere ignorata.
Dal inizio del conflitto, oltre 18.500 bambini e adolescenti hanno perso la vita, tra cui Ahmed al-Zaazou, di soli 4 anni, e Yahya al-Nahal, di 16. Questi numeri, riportati in un’inchiesta del Washington Post, non sono solo statistiche, ma volti e storie spezzate. Ogni ora, un bambino palestinese perde la vita, spesso nei propri letti o mentre gioca. La devastazione è tale che, secondo l’UNICEF, Gaza è diventata “il posto più pericoloso al mondo per un bambino”.
Le donne in gravidanza e le madri si trovano ad affrontare sfide inimmaginabili: ospedali distrutti, reparti di maternità sepolti sotto le macerie e neonati privati di cure vitali. Almeno 60.000 persone hanno perso la vita, tra cui migliaia di madri e operatori sanitari. Malnutrizione e il collasso del sistema sanitario stanno riportando malattie dimenticate, come la polio e la meningite, a minacciare la vita delle persone.
In qualità di rappresentanti delle ostetriche italiane, abbiamo il dovere morale e professionale di alzare la voce per difendere la vita, la dignità e i diritti fondamentali di ogni donna e bambino. La FNOPO richiede con urgenza:
Un cessate il fuoco immediato e permanente per fermare la strage in corso;
Accesso rapido e sicuro agli aiuti umanitari, con particolare attenzione alla salute materno-infantile;
Protezione delle strutture sanitarie e del personale ostetrico, come previsto dal diritto internazionale umanitario;
Ripristino urgente dei servizi essenziali per la nascita, il parto sicuro, l’allattamento e la salute psico-fisica delle donne e dei bambini.
Catherine Russell, Direttrice Esecutiva dell’UNICEF, ha richiamato l’attenzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, affermando: “Un’intera classe di bambini è stata uccisa, ogni giorno, per quasi due anni.” Questa realtà è inaccettabile. La protezione della maternità e dell’infanzia non è solo un’opzione, ma un dovere internazionale.
La FNOPO si unisce con determinazione a chi chiede che si metta al centro la vita, la salute e la dignità umana. Non possiamo permettere che donne e bambini continuino a essere vittime invisibili di questa tragedia.
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