Zelensky denuncia la morte di innocenti per nuovi attacchi russi

La guerra in Ucraina entra nel suo giorno 1.258, con la situazione che continua a deteriorarsi. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato: “Ci stanno semplicemente uccidendo tutti”, riferendosi agli attacchi russi che hanno causato la morte di tre persone nella comunità di Stepnohirsk, nella regione di Zaporizhzhia. Le autorità locali hanno confermato che le vittime sono due uomini di 50 e 40 anni e una donna di 58, tutte colpite durante un attacco prolungato delle truppe russe.

Ivan Fedorov, capo dell’amministrazione statale regionale, ha comunicato tramite Telegram che le conseguenze dell’attacco russo hanno portato a case distrutte e una crescente preoccupazione per la sicurezza. “Il nemico ha attaccato la comunità per tutto il giorno”, ha aggiunto Fedorov, evidenziando il clima di terrore che pervade la zona.

Nel frattempo, la tensione tra Washington e Mosca è aumentata dopo la decisione di Donald Trump di dispiegare due sottomarini nucleari “sempre più vicini alla Russia”. In un’intervista a Newsmax, Trump ha sottolineato l’importanza di prestare attenzione alla minaccia nucleare, citando le dichiarazioni preoccupanti di Dmitry Medvedev, un ex presidente russo attualmente a capo di uno dei consigli più importanti della Russia.

Zelensky ha anche annunciato che sta lavorando a un nuovo incontro con Mosca a Istanbul, ma ha ribadito la sua convinzione che “Mosca ci vuole tutti morti”. L’ambasciatore russo in Italia,

Sergey Paramonov, ha espresso scetticismo nei confronti delle intenzioni italiane, affermando che “non possiamo fidarci dell’Italia”.

In risposta alla crescente minaccia, lo stato di allerta è stato dichiarato in tutta l’Ucraina dopo il decollo di un MiG-31K in Russia. L’Aeronautica Militare di Kiev ha avvertito: “Tutta l’Ucraina è a rischio missili! Registrato il decollo di un MiG-31K”.