Alla scoperta della storia con la mostra “Le Città di Calvino”

Il progetto Borghi Invisibili entra in una fase cruciale con la conclusione della prima fase di restauro di Palazzo Lenci, dove sono state riportate alla luce facciate rinnovate e saloni affascinanti, ricchi di antiche decorazioni e scorci che si affacciano sulla città. Il cantiere è ora visitabile e sarà inaugurato in occasione della grande festa popolare Tàvlata sul Castel. Dal 3 al 30 agosto, si terrà la mostra “Le città di Calvino”, realizzata in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Palermo e l’Istituto Elmad di Parigi. Michele Sbrissa, amministratore di 593 Studio, sottolinea: “Il cantiere aperto di Barchi rappresenta un esempio di progettazione condivisa ad alto valore sociale”.
Riscoprire l’identità storica di Barchi
Il restauro di Palazzo Lenci restituisce al borgo di Barchi un’importante parte della sua identità storica e urbana. La prima fase dei lavori, condotta da 593 Studio in collaborazione con gli Istituti Filippin-La Salle Italia, ha riportato splendore alle facciate e ha valorizzato i volumi esterni del palazzo, ridando nuova vita alla piazza centrale. Durante i lavori, sono emerse scoperte emozionanti: varchi murati, scalinate e travature precedentemente coperte da cemento, oltre a grafiche pittoriche e decorazioni floreali che riaffiorano dopo secoli, confermando le intuizioni iniziali dei racconti dei cittadini.
“Stiamo riportando alla luce questi elementi con pazienza e cura anche attraverso laboratori organizzati con gli Istituti Filippin. Queste tracce di storia non erano documentate e la loro qualità è sorprendente”, spiega Michele Sbrissa. “Il palazzo non è solo architettura, ma una narrazione continua che si apre alla comunità. Ora sospenderemo le operazioni del cantiere per aprire questi spazi a chi desidera vivere un’esperienza tra storia, architettura, arte e partecipazione”.
Un progetto di rigenerazione per il futuro
Antonio Sebastianelli, sindaco di Terre Roveresche, evidenzia come il cantiere di Palazzo Lenci abbia restituito a Barchi una scenografia importante per il progetto originale della città ideale disegnata dall’architetto Filippo Terzi. “In pochi mesi, la nostra piazza è tornata a dialogare con le pietre e i volumi di un edificio che era rimasto silenzioso per troppo tempo”, afferma.
Il 3 agosto, in occasione della festa popolare La Tàvlata sul Castel, si inaugura la mostra “Le città di Calvino”, parte del progetto Borghi Invisibili (www.borghinvisibili.it), in collaborazione con diverse istituzioni locali e internazionali. La mostra, aperta fino al 30 agosto, sarà allestita tra le tracce del restauro, offrendo al pubblico un assaggio di interazione tra storia e visioni grafiche contemporanee, ispirate al capolavoro di Italo Calvino, con opere della Compagnia delle Catenelle di Barchi.
Il successo di questo progetto è reso possibile grazie all’impegno di volontari e aziende locali, come Z Impianti, che ha curato l’allestimento illuminotecnico della mostra. Sileno Rampado, direttore generale degli Istituti Filippin, commenta: “I laboratori organizzati hanno permesso ai ragazzi di interagire e contribuire all’attivazione di una comunità. Quest’anno abbiamo coinvolto due gruppi di studenti per partecipare al cantiere sociale e al progetto di rigenerazione”.
Il cantiere rimarrà visitabile per tutto agosto, grazie all’assistenza di famiglie e volontari locali, testimoniando l’importanza del percorso partecipativo in corso. Domenico Carbone, sindaco di San Costanzo, evidenzia come questo progetto rappresenti un esempio virtuoso di rigenerazione per i borghi, unendo bellezza e storia con nuove prospettive future.
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