8:16 pm, 28 Luglio 25 calendario

Le imprese italiane possono affrontare gli effetti dei dazi attraverso la pianificazione doganale”

Di: Camilla Locoratolo
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Le tensioni commerciali e le politiche protezionistiche stanno trasformando profondamente il panorama del commercio globale. Secondo Pier Paolo Ghetti, Partner e Global Trade Advisory Leader di Deloitte Italia, la tariffa doganale media applicata all’importazione ha raggiunto livelli significativamente più alti rispetto a quanto previsto solo pochi mesi fa. Le misure adottate da Stati Uniti, Cina, Unione Europea e altri Paesi costringono le imprese a rivedere le loro strategie sui mercati internazionali e a confrontarsi con normative sempre più complesse.

L’aumento delle tariffe, in particolare quelle statunitensi, non solo incide sui costi, ma porta anche a una maggiore incertezza nei flussi internazionali, costringendo le aziende a ripensare le loro strategie logistiche. Ghetti sottolinea che, per contenere e gestire questi rischi, è fondamentale adottare una strategia di diversificazione dei mercati di vendita e dei paesi di approvvigionamento, riducendo l’esposizione a singole aree geografiche.

In un contesto così volatile, la conoscenza delle normative doganali diventa centrale. Gestire correttamente il diritto doganale non solo garantisce la conformità, ma offre anche opportunità strategiche per le aziende, permettendo loro di adattarsi rapidamente ai cambiamenti. Tra le azioni suggerite da Deloitte ci sono la mappatura dei Paesi di sourcing e dei mercati di destinazione, l’identificazione delle categorie di prodotto e l’analisi dei dati di classificazione e origine doganale.

Ghetti evidenzia che le amministrazioni doganali, in particolare quella statunitense, forniscono dati delle dichiarazioni doganali che consentono un’analisi dettagliata dei flussi, essenziale per ottimizzare la gestione dei dazi. È cruciale anche effettuare una valutazione di scenario considerando le nuove tariffe e le potenziali misure di ritorsione.

Per affrontare efficacemente le sfide legate ai dazi, le aziende devono raccogliere e analizzare i dati doganali relativi alle transazioni, tenendo conto di elementi come classificazione, origine e valore delle merci. Ghetti spiega che il dazio è calcolato sul valore di transazione, mentre la classificazione determina l’aliquota applicabile, influenzando anche l’origine della merce e le relative tariffe.

Implementando una pianificazione doganale attenta, le imprese possono adottare misure per mitigare gli effetti dei dazi, come i meccanismi di rimborso del dazio “duty drawback” o la riallocazione produttiva. Ad esempio, un’azienda può ridurre il carico daziario utilizzando il prezzo della prima vendita come valore tassabile in dogana. Inoltre, è importante considerare regimi doganali speciali che possono ottimizzare i costi.

Ghetti conclude che le imprese devono prepararsi a scenari futuri che includano le attuali tariffe e quelle potenzialmente in arrivo, nonché l’esposizione a possibili misure di ritorsione commerciale. Le tariffe doganali rimarranno una realtà con cui le aziende dovranno confrontarsi, rendendo fondamentale il processo di consapevolezza doganale per garantire flessibilità e resilienza nelle catene del valore globali.

28 Luglio 2025
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