Gli Adamiti: la setta del primo cristianesimo che predicava l’Innocenza

Gli Adamiti, un gruppo religioso emerso nei primissimi secoli del cristianesimo, si diffusero principalmente in Nord Africa, portando con sé pratiche e credenze che hanno suscitato grande interesse e dibattito. Questa setta era nota per le sue peculiarità, tra cui l’uso della nudità durante i servizi religiosi, un aspetto che rifletteva il loro desiderio di tornare a uno stato di purezza simile a quello di Adamo nel Giardino dell’Eden.
Gran parte della storia degli Adamiti rimane avvolta nel mistero, specialmente riguardo ai gruppi più antichi e alle loro credenze. Durante il Medioevo, si formarono diverse sette religiose, conosciute come “neo-adamiti”, ispirate agli insegnamenti originari degli Adamiti. Questi gruppi provocarono reazioni severe da parte della Chiesa, che vedeva in loro una minaccia, poiché professavano un ritorno all’innocenza primordiale di Adamo.
La comunità degli Adamiti, che si autodefiniva “Paradiso”, abbracciava un misticismo sensuale e una completa emancipazione dalla legge morale. Praticavano un “nudismo sacro” e rifiutavano il concetto di matrimonio, considerandolo estraneo all’innocenza edenica. Per loro, il matrimonio era visto come un’istituzione legata al peccato, e vivevano in un contesto di totale assenza di leggi, dove le loro azioni non potevano essere giudicate né buone né cattive. Questa visione si rifaceva all’idea che Adamo, prima della caduta, non conoscesse la distinzione tra bene e male.
Nonostante la breve durata di questa setta, le loro dottrine riemergono durante l’Europa medievale, segnando un capitolo affascinante e controverso della storia religiosa. La figura degli Adamiti ci invita a riflettere sulle complessità del pensiero cristiano primitivo e sulle diverse interpretazioni della spiritualità e della moralità.
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