1:31 pm, 20 Luglio 25 calendario

L’omicidio di Ramona Rinaldi e il mistero delle lavatrici notturne

Di: Redazione Metrotoday
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Daniele Re, 34 anni, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip in merito all’omicidio aggravato della sua compagna Ramona Rinaldi, 39 anni, trovata impiccata nella loro abitazione a Veniano, in provincia di Como, il 21 febbraio scorso. L’uomo, attualmente detenuto nel carcere milanese di San Vittore, ha rilasciato dichiarazioni spontanee, il cui contenuto rimane riservato. In precedenti interrogatori, si era dichiarato estraneo a tutte le accuse.

Il ritrovamento del corpo di Ramona, madre di una bambina di sei anni, inizialmente era stato interpretato come suicidio. Tuttavia, alcuni elementi emersi durante le indagini hanno sollevato dubbi. Re aveva contattato i soccorsi dicendo di non trovare la compagna al risveglio, per poi scoprire il cadavere nella cabina doccia. I carabinieri, durante i sopralluoghi, hanno notato un’anomalia: una lavatrice in bagno era stata azionata, ma non era chiaro chi l’avesse utilizzata e perché.

Un picco di consumo energetico registrato quella notte ha attirato l’attenzione degli inquirenti, suggerendo che tre cicli di lavaggio fossero stati effettuati. Inoltre, nell’asciugatrice sono state trovate tracce di sangue sulla maglia del pigiama di Ramona, mentre un’impronta del pollice di Re è stata rinvenuta sulla maniglia dell’asciugatrice.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, dopo aver picchiato Ramona, Daniele Re avrebbe strangolato la compagna con una cintura o un laccio durante un litigio. Per cercare di simulare un suicidio, avrebbe appeso il corpo nella doccia e lavato i vestiti sporchi di sangue. Il movente sarebbe da ricercarsi nel desiderio di Ramona di separarsi. Le indagini continuano per far luce su questa tragica vicenda.

20 Luglio 2025
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