Unicredit: “Golden Power abusato, azionisti esposti a campagne aggressive contro l’Ops

Unicredit ha rilasciato una nota ufficiale in risposta alla decisione del Tar del Lazio, che ha accolto parzialmente il ricorso della banca riguardo all’esercizio del Golden Power da parte del governo in relazione all’Ops lanciata da Gae Aulenti su Banco BPM. La società sottolinea che la fondatezza del suo ricorso è stata chiaramente evidenziata dal Tar.
Nella nota, Unicredit afferma: “La decisione finale riguardo al merito e all’attrattività di qualsiasi offerta dovrebbe sempre spettare agli azionisti. Purtroppo, gli azionisti di Banco BPM sono stati esposti non solo all’uso illegittimo del Golden Power, ma anche a comunicazioni e campagne aggressive e fuorvianti, finalizzate a screditare sia l’Offerta sia l’offerente”. La banca mette in evidenza come questo clima di incertezza possa aver privato gli azionisti di un’opzione i cui termini erano stati equamente stabiliti, e che avrebbero potuto essere migliorati attraverso un processo di OPS ordinato.
Unicredit ha dichiarato che ora valuterà tutte le iniziative necessarie in modo tempestivo. La nota prosegue: “Questo è un chiaro segnale che il modo in cui il Golden Power è stato utilizzato è illegittimo, richiedendo un nuovo decreto, poiché quello adottato il 18 aprile è stato annullato dalla Corte. La sentenza stessa dimostra la validità delle osservazioni di Unicredit riguardo le incertezze sulle prescrizioni del Golden Power e la loro applicazione”.
In merito alla vicenda, Unicredit non commenterà le dichiarazioni rilasciate da Banco BPM, né l’uso anomalo da parte di quest’ultima di ogni iniziativa disponibile per ostacolare l’offerta, a prescindere dal suo merito.
Unicredit ha ribadito che “la fondatezza del ricorso è stata chiaramente sottolineata dal TAR”, evidenziando che delle quattro prescrizioni iniziali, due sono state annullate e una terza è stata chiarita e implicitamente modificata. Ciò significa che non esiste più un obbligo, ma si fa riferimento a una indicazione programmatica per mantenere i titoli italiani in Anima, rispettando i doveri fiduciari nei confronti dei clienti.
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