Giallo a Rocca di Papa: un giovane senegalese impiccato e resti umani nella boscaglia

Il giallo che circonda il ritrovamento di un giovane senegalese impiccato nella boscaglia di Rocca di Papa, ai Castelli Romani, si infittisce. Amar Mahmar, 24 anni, è stato trovato con i polsi legati e il corpo in uno stato avanzato di decomposizione, suggerendo che il decesso possa risalire a giorni fa. Accanto al cadavere sono stati rinvenuti resti di ossa umane, privi di testa, e documenti che potrebbero fornire indizi sull’identità delle vittime.
La scoperta è avvenuta in una zona frequentata da senza fissa dimora, dove Amar era noto per rifugiarsi. Secondo le testimonianze, il giovane aveva recenti problemi legali, essendo stato deferito per furto in un supermercato. Gli investigatori stanno ora esaminando la possibilità di un omicidio, nonostante l’ipotesi che il giovane si possa essere impiccato da solo rimanga aperta. La posizione del corpo, con le mani legate in maniera anomala, solleva interrogativi sulla dinamica della morte.
Un secondo cadavere, ridotto a scheletro e privo di testa, è stato trovato a pochi metri di distanza, ma le prime analisi suggeriscono che non sia collegato temporalmente al caso di Amar. Gli inquirenti stanno cercando di stabilire un possibile legame tra i due ritrovamenti, anche in considerazione di un episodio avvenuto un mese fa, quando un giovane senegalese nudo era stato avvistato nella stessa area.
Le autorità, tra cui carabinieri e polizia locale, continuano le indagini per chiarire la misteriosa vicenda e l’identità delle vittime. La comunità locale è in allerta, preoccupata per la sicurezza nella zona, già nota per la presenza di persone in situazioni di marginalità.
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