I Brics contro i dazi e le politiche Usa anti-Iran. Oggi partono le lettere di Trump

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato che oggi alle 12 (ora locale, le 18 in Italia) inizierà l’invio di lettere riguardanti l’imposizione di nuovi dazi a un numero imprecisato di paesi. Durante una conferenza stampa, Trump ha dichiarato: “Potrebbero essere 12, potrebbero essere 15”, riferendosi ai paesi che non raggiungeranno un accordo. Ha anche specificato che gli Stati Uniti non inizieranno a riscuotere tali tasse prima del 1° agosto. “Abbiamo anche concluso alcuni accordi”, ha aggiunto Trump, senza rivelare i destinatari delle lettere.
In seguito, il presidente ha promesso di imporre ulteriori dazi contro il blocco dei Brics, un gruppo di paesi in via di sviluppo che avevano criticato gli aumenti tariffari durante un recente vertice in Brasile. Trump ha dichiarato, attraverso un post sui social media, che qualsiasi nazione che si allineasse a ciò che ha definito “le politiche antiamericane dei Brics” sarebbe soggetta a un dazio aggiuntivo del 10%.
Critiche dai Brics per l’aumento dei dazi e le politiche su Iran
La risposta del blocco dei Brics è stata immediata e critica nei confronti di Trump. Durante un incontro tenutosi domenica a Rio de Janeiro, il gruppo ha condannato l’aumento delle tariffe e gli attacchi all’Iran espressi da Trump nella sua ultima dichiarazione. I leader dei Brics hanno anche espresso preoccupazione per le perturbazioni del commercio globale causate dalle nuove tariffe, definendo tali misure “incoerenti con le regole dell’OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio)”.
In un’indiretta critica agli Stati Uniti, la dichiarazione dei Brics ha sollevato “serie preoccupazioni” riguardo all’impatto degli aumenti tariffari, avvertendo che queste restrizioni “minacciano di ridurre il commercio globale, interrompere le catene di approvvigionamento e introdurre incertezze“.
Nonostante l’assenza del presidente cinese Xi Jinping, che ha saltato il vertice per la prima volta dal 2012, il presidente russo Vladimir Putin ha partecipato in videoconferenza a causa di un mandato di arresto internazionale. Il blocco, che ha recentemente accolto nuovi membri come Iran e Arabia Saudita, ha discusso temi quali commercio, cambiamenti climatici e sviluppo istituzionale, sottolineando l’importanza di una cooperazione globale in un contesto di instabilità economica e politica.
Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, che ha ospitato il vertice, ha criticato l’aumento della spesa militare della NATO, affermando che “è sempre più facile investire in guerra che in pace“. Questa posizione è stata ripresa nella dichiarazione finale del gruppo, evidenziando la necessità di un approccio più pacifico e collaborativo.
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