Giorgetti sottolinea necessità di riforma dell’Isee e affronta il declino demografico

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha recentemente espresso l’urgenza di rivedere il sistema Isee, l’indicatore sintetico della situazione economica delle famiglie, per garantire una rappresentazione accurata delle condizioni attuali. “A distanza di dodici anni, alcuni parametri dell’Isee potrebbero non essere più adeguati a misurare l’effettiva situazione delle famiglie in un contesto che si è trasformato profondamente”, ha dichiarato Giorgetti. Un Isee aggiornato potrebbe fornire indicazioni più precise per migliorare l’efficacia di strumenti a sostegno della famiglia, come l’assegno unico e altre misure anti-povertà.

In un’udienza davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti della transizione demografica, Giorgetti ha anche messo in guardia contro i rischi che l’invecchiamento della popolazione comporta per la sostenibilità dei conti pubblici. Ha affermato che il calo della natalità e l’aumento della popolazione anziana influiscono negativamente sulla spesa pubblica, in particolare per quanto riguarda pensioni e sanità.

Giorgetti ha sottolineato come la denatalità e lo spopolamento siano problematiche strutturali che non riguardano solo l’Italia, ma che colpiscono molti Paesi ad alto reddito. “Contrastare il declino demografico è un obiettivo politico che il governo si è posto sin dal suo insediamento”, ha aggiunto, evidenziando l’importanza di affrontare queste tendenze che si protraggono da decenni.

Inoltre, il ministro ha fatto notare che negli ultimi cinque anni il numero di studenti è diminuito del 5,2%, con una riduzione significativa nei cicli scolastici dell’infanzia e primaria. Tale calo, se non affrontato, potrebbe estendersi agli altri gradi di istruzione, richiedendo una riflessione strategica su strutture, personale e spesa per l’istruzione. “Di fronte a un ridimensionamento quantitativo, sarà fondamentale puntare a una migliore qualità”, ha concluso Giorgetti.