Rap d’Amore: un viaggio musicale tra generazioni e legami familiari

Dopo il lancio del brano “Rap d’amore”, il singolo d’esordio rap-dance di Viola&Rosa (Viola Ranalletta e Rosa Maria Bassi), ora disponibile su tutte le principali piattaforme musicali, è finalmente uscito il videoclip. Questo progetto musicale non è solo un risultato artistico, ma rappresenta un incontro tra generazioni, fondendo la voce di madre e figlia in un’unica melodia.
Ambientato nel cuore di Roma, precisamente tra i banchi dell’Istituto Cine-Tv Roberto Rossellini, il videoclip di “Rap d’amore” è un viaggio nostalgico che esplora l’amore attraverso il tempo, unendo tutte le generazioni. Con un’atmosfera che richiama gli anni ’80, il video racconta, con leggerezza e profondità, l’importanza dei legami familiari e della memoria. Le protagoniste, Viola Ranalletta, che è anche produttrice del progetto, e sua madre Rosa Maria Bassi, reinterpretano una canzone composta originariamente dal marito e padre Ettore Ranalletta, scomparso nel 2014. Questo videoclip è un sincero omaggio a lui e un atto d’amore per l’arte condivisa tra le diverse generazioni.
Diretto dal giovane e talentuoso Christian Dei, coautore della sceneggiatura insieme a Miller Gorini, il video alterna momenti di ironia e intimità, arricchiti da un’estetica vintage che trasmette energia e vitalità. La fotografia cinematografica è curata da Renato Rosati, mentre il montaggio è di Francesco Bortolan. Le coreografie di Leonardo Bonfitto catturano perfettamente l’energia pop degli anni ’80, che si sposa con i costumi colorati di Angela Bove, il trucco delicato di Maria Lucia Rinaldi e la scenografia di Giorgia Orlandi, che rievocano con autenticità gli ambienti scolastici e familiari.
Per rendere questo progetto ancora più speciale, la produzione ha coinvolto con entusiasmo gli studenti dell’Istituto Rossellini, sotto la guida del docente Clemente Sablone, creando così un vero e proprio lavoro di squadra.
Prodotto da Viola Ranalletta per Littlefrog Film, “Rap d’amore” non è solo un brano musicale, ma una dichiarazione d’affetto, un inno alla memoria e la dimostrazione concreta che la creatività può (e deve) essere una cosa di famiglia.
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