Belve Crime: Eva Mikula e Tamara Ianni, due voci di coraggio contro il crimine

Domani, andrà in onda su Rai 2 la nuova puntata di ‘Belve Crime’, un programma che darà voce a due testimonianze straordinarie: Eva Mikula, la controversa fidanzata di uno dei membri della banda della Uno bianca, e Tamara Ianni, collaboratrice di giustizia che ha contribuito all’arresto di 32 membri del clan Spada a Ostia.

Eva Mikula è stata legata per due anni a Fabio Savi, uno dei tre fratelli della banda della Uno bianca, responsabile di 24 omicidi e oltre 100 feriti tra il 1987 e il 1994. Durante il suo intervento a ‘Belve Crime’, Mikula rivive quegli anni drammatici, in cui la banda ha terrorizzato l’Italia.

Nonostante le accuse di complicità, Mikula si definisce una “vittima” e afferma: “La banda è stata arrestata grazie a me”. Mentre Francesca Fagnani, conduttrice del programma, sottolinea che Mikula ha parlato solo dopo l’arresto di Savi, lei risponde con fermezza: “Le famiglie delle vittime vogliono il mio silenzio perché rovinerei il loro decoro”.

Mikula esprime il desiderio di ricevere scuse dai familiari delle vittime, affermando: “Mi hanno insultata per 30 anni, è un’istigazione al suicidio”. Questo scambio di opinioni mette in luce le tensioni tra la sua esperienza e il dolore delle famiglie colpite dalla violenza della banda.

Dall’altra parte, Tamara Ianni condivide la sua storia come collaboratrice di giustizia. Le sue testimonianze hanno portato all’arresto di 32 membri del clan Spada, un’organizzazione criminale temuta a Ostia.

Ianni racconta le atrocità subite, tra cui minacce di violenza e tentativi di sfruttamento, e racconta un episodio traumatico in cui un membro del clan ha tentato di aggredire suo figlio. “Quando volevano toccare mio figlio, non ce l’ho più fatta. Ho alzato la testa”, afferma con determinazione.