10:53 am, 8 Giugno 25 calendario

Referendum 8-9 Giugno 2025: si vota per diritti sul lavoro e cittadinanza

Di: Redazione Metrotoday
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Oggi gli italiani sono chiamati a esprimere il loro voto per cinque quesiti referendari che riguardano il lavoro e la cittadinanza. Le urne sono aperte dalle 7 fino alle 23, e domani, lunedì 9 giugno, rimarranno disponibili dalle 7 alle 15. Dopo la chiusura dei seggi, inizierà immediatamente lo spoglio delle schede.

È cruciale che venga raggiunto un quorum di partecipazione del 50% più uno degli aventi diritto affinché il referendum sia considerato valido.

Oltre ai referendum, si vota anche in 13 Comuni con più di 15.000 abitanti, tra cui Taranto e Matera, per il ballottaggio delle elezioni amministrative locali.

I cinque quesiti del referendum

Contratti di lavoro e licenziamenti: il primo quesito (scheda verde chiaro) propone l’abrogazione parziale delle norme sul contratto a tutele crescenti e sulla disciplina dei licenziamenti illegittimi, ripristinando l’obbligo di reintegro per i lavoratori licenziati senza giusta causa.

Indennità di licenziamento: il secondo quesito (scheda arancione) mira a eliminare il tetto massimo all’indennità per licenziamenti ingiustificati nelle piccole imprese, consentendo ai giudici di stabilire liberamente l’entità dell’indennizzo.

Contratti a termine: il terzo quesito (scheda grigia) propone di cancellare la norma che consente contratti a termine di 12 mesi senza causale, obbligando i datori di lavoro a fornire motivazioni documentate.

Sicurezza sul lavoro: il quarto quesito (scheda rossa rubino) estende la responsabilità dell’impresa committente anche agli infortuni e ai danni subiti dai lavoratori, con l’obiettivo di ridurre il numero di incidenti sul lavoro.

Cittadinanza italiana: il quinto quesito (scheda gialla) propone di ridurre a cinque anni il periodo di residenza legale richiesto agli stranieri extracomunitari per richiedere la cittadinanza italiana, mantenendo inalterati gli altri requisiti legali.

Il quorum e il voto dei fuori sede

Affinché il referendum sia valido, è necessario raggiungere il quorum del 50% più uno degli aventi diritto al voto. In un contesto politico complesso, i partiti di maggioranza hanno invitato gli elettori a non recarsi alle urne come forma di dissenso, mentre le opposizioni sostengono la campagna referendaria. È importante notare che, per la prima volta, è ammesso il voto per i fuori sede, consentendo a chi vive in un’altra provincia di votare nel comune in cui si trova.

8 Giugno 2025
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